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Alan Friedman sbrocca: "Signora volgare, persona qualsiasi"

Claudio Brigliadori
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Altro che Coffee Break. A La7 la colazione è al veleno. Protagonisti di una clamorosa rissa, durata un bel po’ di minuti tra botta, risposta e contro-risposta, sono Alan Friedman e Annalisa Chirico. Uno scontro al calor bianco che al di là del gelo lascia sospettare che tra i due litiganti ci fosse qualche conto in sospeso da regolare. 

«Per me Netanyahu è una figura indifendibile, come Orban e come Bolsonaro», attacca il giornalista americano, che poi scende sul personale: «Non è un esempio di democrazia liberale, anzi è una democrazia illiberale con tendenze autoritarie. Questo è un fatto, che poi la Chirico difenda Netanyahu non mi sorprende, è leghista e la Lega non ha mai rinunciato a un rapporto di alleanza con il partito di Putin, lo ricordo a tutti». Annalisa arriccia il naso: «Come si chiama? Friedman? Non ho capito, ma che sta dicendo?». «Lei ha simpatie per la destra estrema», ci mette il carico Alan, facendo imbestialire la collega italiana: «Ma cosa sta dicendo, Friedman? Stamattina ha preso il latte o il cognac?». 

 

Qui è Friedman ad aggrottare la fronte: «La signora è volgare, vuole offendermi?». «Io esprimo la mia libera opinione e lei dice che ho simpatie per la destra estrema, ma cosa sta dicendo? Impari a rispettare chi la pensa diversamente dame». «Io non voglio essere offeso da una persona qualsiasi in questa trasmissione, ok?», intima Friedman con sguardo minaccioso. «Neanyahy è andato come Trump contro le democrazie e va cacciato. Non è una opinione, è giustizia». «Vabbè conclude la Chirico, basita -, l’opinione di Friedman è dogma». E dopo qualche minuto, altra stilettata: «Friedman evidentemente ama la Cina, dovrebbe essere qua a insegnarci la libertà americana, io non ho paura dello scontro di idee». Pausa (senza caffè).

 

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