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Report, "l'eredità di Berlusconi". Il testamento, lo assediano anche da morto

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Dopo Ignazio La Russa e suo papà (morto), Sigfrido Ranucci punta le telecamere di Report di nuovo su Silvio Berlusconi. Secondo l'anticipazione pubblicata dal sito Davidemaggio.it, il programma di approfondimento di Rai 3 lunedì sera dedicherà ampio spazio al tema della eredità del Cav, scomparso lo scorso 12 giugno, con particolare attenzione al futuro finanziario e politico di Forza Italia

Come noto, la spartizione dell’immenso patrimonio dell'ex premier non riguarda solo i cinque figli. L'impero berlusconiano, del valore di circa 4 miliardi e mezzo di euro, ha ramificazioni estese e dalle tasche di Berlusconi dipendeva quasi totalmente anche il partito da lui fondato nel 1994 e portato nel giro di pochi mesi a essere il più votato d'Italia e per almeno 20 anni architrave della vita parlamentare del Nostro Paese.

 

A occuparsi della questione è l'inviato Luca Bertazzoni, e il servizio è intitolato, ovviamente, "Il testamento". Nel documento lasciato dal Cav in vista della sua dipartita, fanno sapere da Report, non c’è alcun riferimento ai 90 milioni di euro di debito di Forza Italia nei confronti del suo leader. Una somma ingente, soprattutto per un partito come quello azzurro con i conti in rosso. Se i legittimi eredi li richiedessero, molto probabilmente Forza Italia andrebbe incontro al fallimento.

 

Analizzando i conti di Forza Italia, sottolinea Report, ci sono due fideiussioni di Silvio e Paolo Berlusconi per un totale di 7 milioni di euro, fatte anni dopo l’approvazione della norma del tetto di 100mila euro annui al finanziamento ai partiti. L’inchiesta, inevitabilmente, spulcia anche nel privato di Silvio (come da tradizione del programma che fu di Milena Gabanelli, puntando i riflettori sui lasciti del Cavaliere, in particolare quelli destinati alla compagna Marta Fascina e allo storico collaboratore Marcello Dell’Utri, ex senatore di Forza Italia condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Non può mancare l'appendice più "piccante": un altro "presunto" testamento che Berlusconi avrebbe lasciato a un imprenditore torinese residente in Colombia. Marco Di Nunzio. L'ex candidato alla Regione Lombardia nel 2013 alla guida della Movimento Bunga Bunga sostiene di aver ereditato dal suo amico Silvio il 2% di azioni Fininvest, del valore di 26 milioni, oltre alle proprietà immobiliari ad Antigua e varie imbarcazioni.

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