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Gruber, le parole che hanno scatenato il botta e risposta con Meloni

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Botta e risposta tra Giorgia Meloni e Lilli Gruber sulla "famiglia patriarcale". Tutto ha avuto inizio da un'esternazione della conduttrice di La7. Nella puntata di Otto e Mezzo in onda lunedì 20 novembre, Gruber si è rivolta alla scrittrice Carlotta Vagnoli, collegata con lo studio. Qui la giornalista ha fatto riferimento alla "cultura patriarcale della destra" e, in particolare, alla prima premier donna in Italia, che però "ci tiene a essere chiamata il presidente del Consiglio. Un mistero della fede per me". Per poi concludere: "Sarà anche questo una cultura di destra patriarcale".

Parole non passate inosservate al leader di Fratelli d'Italia che a sua volta ha replicato: "Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili pur di attaccare il governo". E ancora: "Ora la nuova bizzarra tesi sostenuta da Lilli Gruber nella sua trasmissione di ieri sera è che io sarei espressione di una cultura patriarcale. Come chiaramente si evince da questa foto che ritrae ben quattro generazioni di 'cultura patriarcale' della mia famiglia. Davvero senza parole". In allegato uno scatto che la ritrae con la figlia Ginevra in braccio, a pochi giorni dalla nascita, insieme alla madre e alla nonna della stessa Meloni.

 

 

"Ringrazio Giorgia Meloni per l'attacco che considero una prima dimostrazione della sua volontà di aprire un dialogo costruttivo con la stampa - ha risposto a quel punto la giornalista -, un esercizio di democrazia al quale lei è poco abituata. Le porte di Otto e mezzo sono sempre aperte. 'Ritengo comunque che sia sempre pericoloso, per il buon funzionamento democratico, quando un/una presidente del Consiglio attacca direttamente la stampa e singoli giornalisti. Per fortuna, il diritto al pensiero libero e critico è ancora ben tutelato dalla nostra Costituzione". 

 

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