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Via dei Matti, ogni sera in onda su Rai 3 un capolavoro di 25 minuti

Giampiero De Chiara
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È tornato Via dei Matti n. 0, il programma con Valentina Cenni e Stefano Bollani in onda dal lunedì al venerdì alle 20.15 su Rai Tre, «per fare festa insieme durante il periodo natalizio» recita il lancio pubblicitario. Frase che centra perfettamente il senso della trasmissione. Infatti dopo la fine della terza edizione (il 3 novembre) la Rai ha deciso di richiamare in servizio Bollani e Cenni (coppia di fatto anche nella vita) che dal 2021 allietano un “milioncino” di italiani che segue pedissequamente il programma.

Venticinque minuti di musica e non solo che ricordano (in piccolo) la tv di Gianni Minà (in particolare Blitz e i programmi musicali di Renzo Arbore). Perché l’idea di mischiare belle caznoni, storie, aneddoti e ospiti, che sono lì soltanto per il piacere di divertirsi, viene direttamente dall’anima dei programmi di quei due mostri sacri della tv dell’intrattenimento. Il tutto condito dal maestro Bollani che sovrasta artisticamente la compagna che fa un po’ da filo conduttore del programma cercando di unire i segmenti di quello che sta andando in onda.

PERSONAGGIO UNICO
Già in passato Bollani aveva dimostrato di non essere soltanto un grande musicista (ed un virtuoso pianista) ma anche un grande intrattenitore televisivo. Lanciato proprio da Arbore nel 2005 (Meno siamo, meglio stiamo) aveva messo in evidenza le sue doti di showman con Sostiene Bollani (2011-2013) e L’importante è avere un piano (2016), confermate anche con Via dei Matti n. 0. Il pianista si trova nel suo habitat naturale dove può far faville con le proprie doti da musicista, ma anche con quelle di creare un’atmosfera che lo rende un personaggio tv unico.

La capacità di suonare (divinamente) Tea for Two (1924), raccontarne la genesi (aiutato anche dall’ottima scelta autoriale di sovrascrivere le notizie legate al pezzo che si sta suonando) e finire magari a parlare di che cosa è stata la Grande Depressione negli Usa degli anni venti del secolo scorso, sempre con la stessa bravura è un suo grande merito. Bollani, inoltre, riesce ad “affabulare” lo spettatore con storie che non sono più raccontate in questo modo in tv.

L’idea di unire i ricordi di una volta per attualizzarli ai tempi moderni, cercando e riuscendo ad offrire un prodotto fresco, originale e con un impianto culturale senza pesanti sovrastrutture. Ma che è invece capace di allegerire con un sorriso, von l’aggiunta anche di performance musicali da standing ovation. Come quella di Alex Britti, giovedì 21 dicembre, che “armato” solo della sua chitarra elettrica ha reinterpretato, in chiave jazz, un suo vecchio hit come Gelido (1998) in maniera eccezionale, accompagnato egregiamente al piano da Bollani. Ed è così ogni sera con un argomento diverso legato alla musicache è soltanto un pretesto per parlare di altro, alternandosi sempre con garbo ed intelligenza tra argomenti “bassi” e “alti”.

NARRAZIONE
Il peccato è che questo bel gioco duri poco. Finite le feste Bollani ha in agenda un tour di concerti (a fine gennaio), che escludono una sua presenza in tv, ma lo show potrebbe tornare in primavera. E a chi fa notare che la Rai dovrebbe provare a costruire un programma più lungo per il bravo pianista-intrattenitore è lo stesso Bollani a svelare che Via dei Matti n. 0 è la sua panacea perfetta. «Ci è stato proposto di allungarci e di spostarci, ma a noi questa fascia ci sembra molto congeniale per la nostra forma di narrrazione. Ci permette di parlare alle famiglie, senza appesantire gli animi di nessuno. L’intenzione è quella di parlare al bambino, di musica, alla persona che non conosce la musica e non pensa possa avere un ruolo importante nella sua vita, magari per convincerlo del contrario». Un manifesto di intenti che fotografa perfettamente la riuscita e il successo di un varietà, realizzato da Rai Cultura e da Ballandi Arts, che è diventato già un piccolo cult e che Viale Mazzini farebbe bene a non dimenticare di sostenere.

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