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Domenica In, Al Bano Carrisi: "Sbagliare è bello!", la reazione dopo la stecca

Claudio Brigliadori
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Tira aria di Sanremo a Domenica In, Mara Venier scalda i motori in vista della “settimana santa”, la seconda di febbraio, e trasforma gli studi di Rai 1 in un piccolo Ariston. Sfilano vecchie glorie della canzone italiana, si esibiscono (in playback) neo brani che hanno fatto la storia del Festival, regalano emozioni e perle trash a getto continuo. Innanzitutto, applausi per Tony Dallara

Uno dei più famosi “urlatori” di fine anni Cinquanta e inizio anni Sessanta si è esibito (dal vivo, lui) nel classicone Romantica, portando addirittura alle lacrime Zia Mara. Il motivo di cotatanta emozione, con la conduttrice che interrompe la diretta, la spiega lo stesso cantante 87enne: «È tanto che non canti?», chiede la Venier visibilmente preoccupata. «Sette mesi fa ho cantato perché ho avuto qualche problemino...», replica Toni quasi con una scrollata di spalle. «Qualche problemino?! Sei stato due mesi in coma!». Applausi. Superato lo choc, tocca a quella che maliziosamente sui social qualche telespettatore avvelenato definisce “la tassa Al Bano”. Il signor Carrisi domina la scena anche quando inciampa alla grandissima, sbagliando l’attacco del suo tormentone Felicità.

 

E mentre l’orchestra continua a suonare, lui sbotta: «Non me ne frega niente, sbagliare è bello, perché è umano». E giù risate, in barba a chi parla di “Karaoke in casa di riposo”. E siccome non c’è Al Bano senza Romina Power, è la Venier stessa a rivelare un simpatico aneddoto sulla sua ex moglie dopo un’edizione di Sanremo finita al terzo posto: «Io mi congratulai con lei, ma mi mandò praticamente a quel paese». «Sì, voleva arrivare prima - annuisce Carrisi -. Io non vedo l’ora di tornarci. Ci andrei sempre. Anche quest’anno». E tanti saluti a chi, pensando di essere simpatico, ribattezza la puntata “Villa Arzilla”.

 

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