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Mauro Corona si scatena: "Ridotto a macchietta da Fiorello"

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Il Festival di Sanremo tiene banco nei talk politici anche se il sipario già da domenica è calato sul palco dell'Ariston. Anche a È sempre Cartabianca (Rete 4) se ne è parlato con l'ospite fisso Mauro Corona che non ha mancato di dire la sua, coi suoi modi. Alla padrona di casa Bianca Berlinguer che gli chiedeva un giudizio sulla canzone vincitrice - quella di Angelina Mango - l'alpinista scrittore ha risposto che non le piace. "Me ne è piaciuta uno di un ragazzo biondo, i capelli corti", ha cercato di spiegare Corona che infine ammette: "Non ricordo il nome". 

Altro argomento affrontato in trasmissione è stato quello dell'imbarazzante gag di John Travolta con Fiorello e Amadeus. "Mi è sembrato fuori posto, poverino, sotto le grinfie di Fiorello", ha detto Mauro Corona spiegando che "Fiorello è uno che osa, per quello mi piace. Fiorello osa perché ha ridotto Travolto a quella macchietta lì". "Gli hanno fatto fare il ballo del qua qua...", puntualizza lo scrittore ammettendo che in questa 74esima edizione del Festival "ho capito come i miti vanno a sgretolarsi".

E spiega: "John Travolta, che è stato il sogno delle ragazzine, delle donne, di tutto il pianeta che ballava con un paio di scarpe da ferraiolo, non è più neanche l'ombra di quello che era". Poi però aggiunge: "Aveva conservato una cosa che non invecchia: gli occhi. Ha avuto due sguardi fulminanti". Quanto a Russell Crowe, che Corona chiama "gladiatore in pensione", "mi sono immedesimato con la sua pancia, però cantava e suonava bene".  Comunque, ammette lo scrittore montanaro concludendo l'intervento, "mi è piaciuto vedere i miei miti" a Sanremo.

 

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