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Dossieraggio, Mario Giordano: "La domanda è perché tutti quei politici di centrodestra?"

Roberto Tortora
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Politici e vip spiati, chi c'è dietro i dossier dello scandalo? Come ammesso dallo stesso procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, ascoltato ieri in commissione parlamentare antimafia, le condotte del finanziere indagato, Pasquale Striano, “paiono difficilmente compatibili con la logica della deviazione individuale”.

Qual è, allora, la regia occulta che muove questi fili? È la domanda che si pone Mario Giordano, nella sua consueta arringa a Fuori dal Coro, programma di approfondimento politico da lui stesso condotto su Rete 4 il mercoledì sera.

 

 

 

Giordano introduce il tema così: “A proposito di chi si muove nell'ombra, ci sarebbero molte persone spiate, molti politici, quasi tutti del centrodestra peraltro, anche vip come Cristiano Ronaldo, Fedez, che sarebbero spiati da un luogotenente della Guardia di Finanza con l'aiuto di un magistrato della direzione nazionale antimafia. Pare che abbiano fatto oltre ottocento accessi che non si potevano fare, sarebbero entrati ottocento volte in banche dati riservate per raccogliere informazioni su questi personaggi. Alcune di queste informazioni sono finite ai giornali e qui – spiega il giornalista e conduttore di Rete 4 - per me non c'è problema per quanto riguarda i giornalisti". 

 

 

 

Il riferimento è ai colleghi del Domani, finiti sotto inchiesta a Perugia. "Loro devono pubblicare le notizie vere sempre, sempre, sempre. Ognuno di noi ha avuto nella sua carriera e nella sua vita fonti riservate, che gli hanno fornito documenti riservati e che noi abbiamo giustamente pubblicato. Il problema – prosegue Giordano - è rappresentato da quelle informazioni che non sono finite ai giornalisti. Perché sono state raccolte, nell'interesse di chi, c'è stato un mandante e perché proprio quelle persone lì? Perché, per esempio, tutti quei politici del centrodestra, anche alcuni che stavano diventando ministri del governo Meloni, c'è qualcuno che raccoglie queste informazioni per inquinare la vita politica di questo Paese, la democrazia di questo Paese? È questo il punto essenziale, la domanda che bisogna farsi con forza. Nel Paese della P2 e della P3 bisogna farsi con forza questa domanda, chi è il mandante e che cosa voleva ottenere? Noi continueremo a farcela questa domanda”.

 

 

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