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Del Debbio stronca i deliri di Paolo Cento: "Seee, allora stiamo freschi..."

Claudio Brigliadori
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Ma è proprio vero, come dicono spesso gli studenti in piazza (e ipotizza pure qualche politico), che in Italia non c’è più democrazia? A Dritto e rovescio, ospite di Paolo Del Debbio su Rete 4, prova a dare qualche numero Giuseppe Cruciani. «Nei primi due mesi del 2024 ci sono state 2.822 manifestazioni con spiccato interesse per l’ordine pubblico, il 40% in più. In Italia si può manifestare tranquillamente, non c’è nessuna repressione. Si può fare tutto, anche sputare in faccia ai poliziotti».

«Anche manganellare», interviene Paolo Cento, storico esponente dei verdi oggi direttore di Articolo 9. «Calmo, stai calmo e fammi finire - prosegue il conduttore de La Zanzara -. Si può fare tutto, sputare in faccia ai poliziotti e dirgli mer***e o assassini, cose che in qualsiasi altro Paese non sarebbero tollerate». «Io tutte queste espressioni di violenza io non le ho viste», protesta Cento, con un Cruciani sbigottito: «Ah non le hai viste?». «Cruciani, guai a criminalizzare forme di protesta degli studenti perché dopo lì sì che si fa l’errore». «Ah, va bene impedire a qualcuno di parlare?».

 

Il riferimento è alle contestazioni a La Sapienza e alla Federico II. Contestazioni che Cento però definisce «legittime, contro chi tutti i giorni ha la fortuna di scrivere su un giornale». «Che c’entra? Decidi tu se può andare al giornale o se può andare all’università?», domanda ancora Cruciani. Per Cento, però, la “censura” imposta a David Parenzo o a Maurizio Molinari «fa parte di una dialettica utile. I rettori delle Università, che sono persone sagge, hanno detto no all’intervento della polizia negli atenei, hanno detto “ce la vediamo noi”». E Del Debbio se la ride: «Seee, allora stiamo freschi. Bravi, bravi rettori!»..

 

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