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Alba Parietti su Toto Cutugno: "Cosa ha fatto credere su di me e Biagio Antonacci"

Claudio Brigliadori
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Viva la sincerità. Nel giorno della celebrazione commossa di Toto Cutugno a Domenica In, nel salotto di Mara Venier su Rai 1 spicca un ospite in controtendenza: Alba Parietti. Il clima generale è quello del ricordo festoso, con il videomessaggio di Pupo e soprattutto l’intervista a Niko, il 35enne figlio del grande cantante nato fuori dal matrimonio e che gli è stato vicino anche negli anni della malattia, un tumore alla prostata che l’ha stroncato quasi un anno fa, nell’agosto del 2023, a 80 anni.

E poi c’è Alba, che con Toto ha condotto una delle edizioni più frizzanti, movimentate e chiacchierate di Domenica In, quella del 1992/93. Correva voce che tra i due artisti non corresse buon sangue: caratteri troppo forti, fumantini, destinati a scontrarsi davanti alle telecamere e dietro le quinte. E la Parietti, un po’ a sorpresa, conferma tutto con toni talmente sinceri e diretti da sfiorare in qualche momento la brutalità. «Lui era un maschio alfa, e anche io ma non come lui», la showgirl torinese. «Toto aveva una caratteristica, a proposito di scherzi e sorprese lui ne faceva sia in positivo che in negativo, lo diciamo giusto per non farne un santino». 

 

Niente carezze inutili, insomma, che lo stesso Cutugno, uno che che non le ha mai mandate a dire e che ha sempre avuto un certo gusto per la polemica, probabilmente non avrebbe gradito. «Mi ha fatto fare dei duetti meravigliosi ma io volevo Biagio Antonacci che era agli esordi e lui gli rodeva – ricorda ancora Alba -. Alla fine ce l’ha fatto fare ma lui cosa faceva, essendo amici di tutti, io e Biagio siamo entrati in studio ma Toto ha fatto credere a tutti che avevamo un inciucio e il pubblico lanciava i cori. Aveva un lato diabolico». «Abbiamo mai litigato? Spesso e come delle bestie per tutto». Due italiani veri.

 

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