«Non importa». Bastano queste due parole a Ginevra Bompiani per fare trasecolare Giorgio Mulè e con lui David Parenzo. A L’Aria che tira su La7 martedì mattina si stravolge inevitabilmente la scaletta per seguire il caso politico di giornata: l’inchiesta di Genova che ha portato agli arresti domiciliari il governatore della Liguria Toti. La scrittrice, intellettuale di ultra-sinistra e candidata con Pace Terra Dignità di Michele Santoro alle prossime elezioni europee di giugno protesta con Parenzo: «Nel mondo stanno succedendo cose molto più gravi di Toti che ha ricevuto la vista della Guardia di Finanza alle 3 di notte, forse quando era appena andato a dormire».
Il conduttore, spiazzato, protesta per la contestazione ma pure per la maliziosa battutina della sua ospite: «No vabbé francamente...». Sarà che per la Bompiani, in fondo, Toti è già condannato in virtù della sentenza emessa dal tribunale, pardon salottino dei radical chic. E colpevole è il centrodestra, reo di tenere posizioni garantiste. Secondo la Bompiani, cercano solo di salvare la faccia: «Anche quando notificarono l’avviso di garanzia a Silvio Berlusconi durante il G7 l’unica reazione della destra fu questa. È possibile che sia sempre questo l’atteggiamento della destra?».
PIPPO
La scelta di Giorgia Meloni di candidarsi alle europee come "Giorgia" ha scatenato l'indignazione della si...A questo punto interviene Mulè, big di Forza Italia e vice-capogruppo alla Camera: «Lei ha fatto riferimento a una vicenda che è l’avviso di garanzia durante il G7. Lei si ricorda come è finito quel processo? Assolto nel merito». Alla Bompiani non interessa: «Non importa». «Ecco la differenza tra me e quelli di sinistra come lei... - replica il forzista - Farsi affascinare dagli avvisi di garanzia, dagli arresti e dalle intercettazioni è la cosa peggiore». Ammonimento che, immaginiamo, cadrà nel vuoto ancora una volta.