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In Onda, Padellaro stronca Rosy Bindi: "Più la Boccia in 2 settimane che la sinistra in 2 anni"

Claudio Brigliadori
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Cos’è più imbarazzante? La telenovela di Gennaro Sangiuliano, con Francesca Boccia che ogni giorno snocciola una granata (l’intento appare sempre più chiaro: colpire non tanto lui, quanto il governo di Giorgia Meloni), o Rosy Bindi che addirittura stava per rinunciare a una ospitata tv? A In Onda, su La7, Luca Telese e Marianna Aprile giovedì sera preparano il terreno al grande botto (ieri sera, guarda un po’, la Boccia è andata ospite anche da loro) e chiedono conto proprio alla Bindi, l’autentica autorità morale (e un po’moralista) del Pd e del centrosinistra tutto. «Mi ha detto “non so se venire perché sono intristita, addolorata”, è vero?», le domanda subito Telese, spostando subito il piano della discussione da quello politico a quello emotivo.

D’altronde, dopo un mese passato a sgocciolare veleni, malizie e sospetti, alla fine il vaso ha tracimato per la gioia delle opposizioni e dei quotidiani d’area. «Sì, che dire, quello a cui stiamo assistendo è qualche cosa di deprimente e lo dico non solo per le persone che sono interessate ma per il nostro Paese». «Lo dice perché è un avversario politico?», la incalza Telese.

 

«Se ragionassi da opposizione direi “continuate così”, a parte questa miseria a cui stiamo assistendo, per la loro incapacità di governare questo Paese, per costringerci a parlare di questo quando ci sono problemi enormi. Ma siccome sono più interessata al bene dell’Italia, tutto questo sta facendo molto male alle istituzioni di questo Paese, al governo e alla democrazia italiana, perché sta aumentando l’abisso tra le istituzioni e i cittadini». Quindi la Bindi chiede alla politica di “sanzionare certi comportamenti”. «Si può dire – chiosa Padellaro, editorialista del Fatto – che ha fatto più la Boccia in 2 giorni che l’opposizione in 2 anni».

 

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