Eurovision Song Contest, il voto se ne frega delle élite

di Klaus Davisabato 17 maggio 2025
Eurovision Song Contest, il voto se ne frega delle élite
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Vi proponiamo Tele...Raccomando, la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo.

CHI SALE (Eurovision Song Contest) Ancora una volta l’Eurovision è stato l’occasione - come se ce ne fosse bisogno... di una riflessione sullo scollamento conclamato tra certe élites da una parte, che tentano di condizionare anche attraverso i media il senso comune, e la realtà popolare dall’altra. Giovedì ve n’è stata un’ulteriore dimostrazione: nonostante tutte i pro-Pal e le minacce di morte per la cantante Yuval Raphael, smentendo ogni previsione Israele si è qualificato subito alla prima votazione per la finale. Siamo abituati a una specie di droga mediatica anti-israeliana che sta contagiando quasi tutti i media occidentali, a cominciare da Stati Uniti ed Europa, ma ancora una volta il popolo è stato più saggio dell’élite dando i suoi voti alla Raphael perche artisticamente valide. La sua esibizione ha raggiunto uno dei picchi oltre il 10% di share, all’interno di una seconda semifinale che in prime time su Rai 2 è stata vista da oltre 1,6 milioni di spettatori col 9% di share medio. Il fatto che siano anche stati prevalentemente i giovani a votarla fa sperare nelle nuove generazioni.