Otto e mezzo, come il Senato: Bocchino zittisce tutti

di Claudio Brigliadorisabato 7 giugno 2025
Otto e mezzo, come il Senato: Bocchino zittisce tutti
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Nessuno, per fortuna, si siede al centro degli studi di La7. Né si sbraccia, si toglie la giacca, alza le mani al cielo. Ma il clima a Otto e mezzo è simile a quello che si respirava qualche giorno fa a Palazzo Madama, con le occupazioni a sbraitare e occupare l’aula per protestare contro l’approvazione del Dl Sicurezza. Davanti a Lilli Gruber, a criticare il governo c’è il solito parterre eccellente con Concita De Gregorio, Massimo Giannini e Andrea Scanzi. «Il governo sta agitando il manganello prima che serva, cercando di invitare le persone a stare a casa, a non manifestare, a non prendere parola nella piazza, che è una delle forme dirette di democrazia garantita dalla Costituzione», attacca Concita.

Le fa eco Giannini, suo collega di Repubblica: «Meloni va ad agitare alcune preoccupazioni oggettive che nella società ci sono ma insieme a queste veicola tutta una serie di misure che viceversa configurano un altro tipo di Stato. Da una parte c’è l’idea dello Stato etico che si occupa dei nostri peccati e dall’altro lato c’è lo Stato di polizia che si preoccupa dei nostri reati, quelli del futuro. Un decreto legge si giustifica quando ci sono requisiti di necessità e urgenza, che oggi non ci sono - conclude l’editorialista -. Parliamo di 14 nuovi reati e 9 inasprimenti di pena per reati già esistenti tra cui manifestazioni di piazza, occupazione stradale... la novità è la galera per questi reati».

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A questo punto prendere la parola Italo Bocchino, solo contro tutti. «Ma scusate, perché la destra non dovrebbe fare delle leggi sulla sicurezza? Un falso argomento, dice la De Gregorio, secondo cui l’Italia è impoverita e ha ben altri problemi: ma non risulta, nei numeri – sottolinea il direttore editoriale del Secolo d’Italia –, basta leggere i dati sul Pil e sul boom dell’occupazione: un paese con un milione di posti di lavoro in più è più povero?». «E sulla sicurezza - prosegue -, mi chiedo: cosa vi aspettate da un governo di destra, se non che aumenti le pene per i malviventi, che inasprisca le condanne per i truffatori di anziani, per chi borseggia, per chi occupa case altrui, per chi scende in strada, senza autorizzazione, e impedisce ai lavoratori di muoversi bloccando le strade? Meloni risponde a una richiesta della gente e rispetta il suo programma elettorale».

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