Qualche settimana fa Libero vi aveva raccontato l’ultimo delirio delle amministrazioni pubbliche: il divieto di sedersi in strada, sui marciapiedi o nelle piazzette dei centri storici, per chiacchierare con amici, amiche e vicini di casa. Una usanza secolare e, soprattutto in tarda età, il modo più semplice per fare flanella, mantenere una dimensione sociale, passare il tempo tra risate e qualche battutaccia e pure scampare all'afa o godersi il primo fresco del tramonto.
Tranquilli, la “follia” questa volta viene dall’Andalusia, per l’esattezza dal piccolo comune di Santa Fe, che ha chiesto i residenti di sgombrare lo spazio pubblico per non infastidire i visitatori. «Ma cosa succederebbe se succedesse in Italia?», si domanda l’inviato di Zona Bianca, in onda su Rete 4 anche d’estate. Spedito a raccogliere il parere di arzilli vecchietti, il giornalista rischia la propria incolumità quando accenna alla possibilità che qualcuno ricacci le comitive in casa. «Macché - protesta una signora, ovviamente seduta -, ma diciamoci la verità, ma una signora non può stare davanti a casa? Ma perché? Perché loro dicono così?».
I vecchietti si arrabbiano: guarda qui il video di Zona Bianca su Rete 4
Le fa eco una “collega” di chiacchierate: «Non possiamo stare vicino a casa nostra con tutto il lavoro che abbiamo fatto? Ma dove stiamo con la testa?». «Lei sta spesso a parlare fuori con le sue amiche?», prosegue il giro di “vox populi” del giornalista. E dalla Romagna alla Puglia, passando perla Toscana, la Campania, l’Abruzzo o la Calabria, la risposta è sempre la stessa: «Tutti i santissimi giorni. Se uno non gli piace venisse a parlare da me, gliela “imparo” io l’educazione», «Non è giusto», «Noi qua stiamo bene così», «Gli anziani innanzitutto si rispettano, il suolo pubblico è di tutti, non di questo o quell’altro, abbiamo il diritto di stare qua come e quando vogliamo». La telecamera inquadra “Gianna”, Nenna, la capa del vico: «Oggi siamo in pochi, ma il mese prossimo qua è tutto pieno».
Stessa scena davanti al porto di Marina di Camerota, in provincia di Salerno. Pieno Cilento. «Questo è il posto preferito degli anziani pescatori, giocano a carte e qualche volta alzano pure la voce». Fortunatamente, a mandarli via in questo caso non ci pensa nessuno. Altro che dare fastidio ai turisti: «Devono fare il contrario - spiega il sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta -: devono incontrarli, raccontare la storia, la cultura, le bellezze di questo meraviglioso territorio». Per tornare in casa, insomma, c’è tempo.