''Da quella parte non arrivava nulla, mai niente''. Tu provavi a chiamarlo? Era filtrato da una segretaria? ''Si, mi dispiace dirlo ma avrebbe dovuto, visto che era da un mese all'ospedale, avrebbe dovuto avvisarmi e comunque dirmi che era morto. Era giusto saperlo subito e non dalle condoglianze delle persone, che pensavo all'inizio fosse un falso. Mi viene un magone a dirlo. Di fronte alla morte, una persona con cui sei stata tutti quegli anni, sta morendo e non me lo dite?'' Katia Ricciarelli, commossa, parla a Silvia Toffanin di Pippo Baudo nella puntata di Verissimo in onda oggi, domenica 14 settembre, su Canale 5 che era stata diffidata dall'assistente di Pippo Baudo, Dina Mina attraverso l'avvocato Jacopo Pensa.
''Adesso è appena successo ma io voglio rendere giustizia'', chiosa parlando di un Baudo ''imprigionato''. ''Alla camera ardente ho visto la segretaria era in lacrime lei, dicevo perché non mi hai telefonato? È stato isolato da tutti. Tutti dicono la stesa cosa, c'è chi fa finta di aver sentito''. I rapporti con i figli? ''Non ci sentivamo più, lei Tiziana aveva 15 anni quanto eravamo sposati, pochi. Ma non ci sentivamo. Anche il figlio, si era sfogato con me. Nemmeno lui era stato avvisato, è stato messo da una parte. Io l'ho visto piangere. Io non dico bugie, lo sai''. Lui era consapevole di questo isolamento, lo voleva? ''A una certa età forse si può anche cambiare carattere non credo che lui potesse mettere da parte tutti. Lui è stato isolato, prima tutti lo acclamavano, poi gli hanno voltato le spalle quando si è allontanato dalla tv''.
Katia Ricciarelli durissima contro la segretaria di Pippo Baudo: "Perché non merita quell'eredità"
Katia Ricciarelli, ex moglie di Pippo Baudo, ha espresso il suo rammarico in un’intervista al Messaggero per non e...Poi parla anche del loro rapporto. ''Quando ci vedevamo dopo un mese che eravamo lontani lui guardava la tv, è stata la mia grande rivale''. Il gioco? ''Era un periodo che stavo sempre sola non sapevo che fare, mi divertivo a giocare e comunque non ho mai perso i suoi soldi. Il silenzio, non avere nulla da dire è stato il problema''. È convinta Katia Ricciarelli che ''la nostra fortuna sarebbe stata di avere un figlio, sono stata sfortunata anche in quel senso''. ''Sono stati 18 anni importanti, non litigavamo molto eravamo due persone adulte, sono sicura che non mi ha mai tradita, io ero gelosa quando lo vedevo con queste belle donne tutte spogliate''. ''L'ho amato tanto, mi piaceva la sua apertura mentale di intelligenza, di cultura. Gli vorrei dire che siamo stati degli stupidini, ci siamo sposati pensando che sarebbe stata l'ultima tappa ei problemi da risolvere. Mi dispiace che se ne sia andato praticamente da solo. Se lo avessi saputo prima sarei andato da lui, avrei buttato giù la porta. È brutto farlo morire solo quando sarei potuto essere lì, in questa situazione non perdonerò mai e verrà un giorno che i conti torneranno perché i conti tornano sempre''