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Bonelli perde il controllo con Bignami: "Strappati i capelli che hai in testa"

di Claudio Brigliadorilunedì 10 novembre 2025
Bonelli perde il controllo con Bignami: "Strappati i capelli che hai in testa"

2' di lettura

Roba da strapparsi i capelli. A Dritto e rovescio, su Rete 4, Paolo Del Debbio dedica ampio spazio al tema occupazioni abusive allestendo un dibattito con vari professionisti dello scontro (dialettico).
Comincia a tambur battente Angelo Bonelli, leader di Avs, definendo la proposta di legge di Fratelli d’Italia «cinica e disumana».

Galeazzo Bignami, capogruppo di FdI alla Camera, s’infuria: «Voi per anni avete importato povertà, esportando ricchezza. Mi hai capito? O ti devo fare i disegnini? Non può funzionare così». «Dovesse dirlo davanti agli italiani di mandare fuori da una casa una persona che perde lo stipendio - si altera Bonelli -, perde il lavoro dopo che voi gli negate questa cosa è un fatto che francamente io trovo incredibile». Bignami scuote il capo e il rossoverde sbotta: «Sì mettiti le mani nei capelli e poi strappateli pure i capelli per tutte le fandonie che sparate all’Italia, strappateli pure quei capelli che hai in testa, ti è chiaro?
Non c'è un euro nel piano casa!». Le posizioni sono inconciliabili e il meloniano ribadisce: «Non può esistere il diritto ad avere una casa senza il dovere di pagare l’affitto. Non può esistere il diritto ad avere uno stipendio senza il dovere di lavorare. Non possono esistere solo i diritti senza i doveri. Se uno ha una casa, avrà il diritto di affittare e di avere un reddito da quello».

Stessa linea espressa da Giuseppe Cruciani, che se la vede con Francesco e Noemi, due esponenti del Partito Comunista Rivoluzionario di Milano (sì, esiste davvero): «Chi è proprietario di casa ha tutto il diritto, il sacrosanto diritto, di vedere sgomberata la sua abitazione in maniera rapidissima, a prescindere dal fatto che ci siano minori, non minori, contro minori, famiglie, 3, 4,10 occupati, non mi interessa. Il principio della proprietà privata è sacrosanto, se uno non paga l’affitto deve essere mandato via. Chi occupa le case non ne parliamo, dovrebbe essere evacuato dalla forza pubblica dopo un minuto dal suo ingresso». E quando i due signori comunisti gli contestano l’ingiustizia sociale di questo mondo, Cruciani taglia corto: «È dovere dello Stato, non del singolo individuo».