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Cruciani zittisce Fusani: "Ti sei convertita", scatta la rissa

di Roberto Tortoravenerdì 12 dicembre 2025
Cruciani zittisce Fusani: "Ti sei convertita", scatta la rissa

3' di lettura

Altri episodi di violenza contro le donne, questa volta a Cesena prima, dove una ragazza è stata stuprata mentre faceva jogging, quindi a Prato, dove un’altra donna è stata aggredita e sfregiata al volto con un coccio di bottiglia da un giovane marocchino di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine, lo scorso 6 dicembre in piazza delle Carceri. La donna, trentenne, è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano per le cure del caso.  Di questo si parla a Dritto e Rovescio, programma di approfondimento di Rete 4, condotto da Paolo Del Debbio ogni giovedì in prima serata. 

In studio c’è Giuseppe Cruciani, speaker di Radio 24, che giudica il dato del 44% di violenze sessuali commesse da immigrati, che rappresentano il 9,2% della popolazione italiana: “Le persone arrestate, denunciate per molestie sessuali nel nostro Paese sono, nella stragrande maggioranza dei casi, degli stranieri irregolari. Ovviamente in proporzione, essendo il 9% della popolazione totale poi commettono un tot. di reati. Questo non può essere negato, come se mancasse un pezzo del ragionamento. Meno irregolari ci sono, meno clandestini arrivano nel nostro Paese e inevitabilmente meno molestie sessuali ci saranno per strada. Non all'interno delle famiglie, dove comunque ci sono, ma un certo tipo di aggressioni come quelle della donna a Cesena o quella a Prato saranno sicuramente meno se ci saranno meno clandestini. Questo è un dato di fatto che i progressisti, la sinistra italiana ha sempre respinto dicendo che è un ragionamento razzista".

Interviene anche Claudia Fusani, giornalista e opinionista politica di lunga esperienza, che afferma: “Il gambiano responsabile dello stupro a Cesena aveva già avuto una denuncia per palpeggiamento, grave come uno stupro. Noi col Gambia abbiamo accordi giudiziari dal 2010, rinnovati nel 2014 e nel 2024. Quello lo prendi, lo metti sull'aereo e lo rimandi in Gambia subito. E questi sono i rimpatri Delmastro (presente in studio, ndr), non confonda i respingimenti dei centri in Albania con i rimpatri. Lei è un sottosegretario, non lo può fare. Il rimpatrio è una cosa specifica, c'è un reato e lo rimandi via. Anche perché a noi un detenuto ci costa circa 150 euro al giorno, quindi quei soldi io da cittadina preferisco spenderli per il mio detenuto italiano che magari qualche volta riesco anche a recuperare”.

Poi, il botta e risposta con Cruciani, parte Fusani: “Il marocchino che delinque torna a casa sua, il tunisino, l'egiziano, il gambiano e chi per loro? Chi delinque va via, non può stare qua”. Chi arriva qua, caro Cruciani, arriva perché le immigrazioni sono la storia del mondo. Chi arriva qua deve avere le condizioni per vivere in maniera degna. Dopodiché, arrivano lo stesso qua, è la storia dell'umanità. Lo facevano i greci, i latini”. Ribatte Cruciani: “E gli stati si organizzano per regolarla, per limitarla!”. Ancora Fusani: “Tu devi dargli delle condizioni minime per una vita civile. Dopodiché, il primo che sgarra lo riporti a casa sua. Perché ha sgarrato, è molto semplice”.

Cruciani allora provoca: “Su quello ti sei convertita, poco tempo fa non le dicevi queste cose, che vanno cacciati appena commettono il reato”. Fusani ancora: “Guarda che io di rimpatri ne parlo che te neanche eri nato”. Cruciani la stronca: “Neanche eri nato a me non lo dici, perché abbiamo la stessa età”.