(Adnkronos) - Un'avventura nata il 6 gennaio del 1938 quando nella via Gluck nasceva da genitori originari di Foggia. Un percorso artistico sorprendente e unico il suo, che lo vedra' diventare da artigiano orologiaio il piu' acclamato, amato e discusso artista di questo secolo. Una storia costellata di successi che iniziano da giovanissimo con la formazione dei "Rock Boys" che debuttano nel 1956 all'Ancora e poi al Santa Tecla di Milano. Il suo talento si impone da subito all'attenzione del pubblico e nel 1958 Celentano firma il suo primo contratto discografico con la Music che pubblichera' le sue prime incisioni, cover di brani rock'n'roll americani in 45 giri. L'anno prima Celentano era pero' diventato gia' un fenomeno mediatico con la sua storica performance al Palaghiaccio di Milano dove esordisce nel 1957. L'anno seguente, inizia ad incidere anche brani in italiano con l'etichetta Jolly, primo tra tutti "Ciao ti diro"' la canzone con cui vince il Festival del rock'n'roll italiano. Il disco che pero' riscuote successo e' Il ribelle, che e' anche il primo brano pubblicato scritto da Adriano; successo replicato nell'estate da Il tuo bacio e' come un rock, che vende, nella prima settimana, ben 300.000 copie. Nel '61 e' la volta del suo primo Festival di Sanremo in cui canta " 24000 Baci" voltando le spalle al pubblico e ballando al ritmo di swing e rock'n'roll inaugurando quelle che diventeranno le sue perfomance sempre originali e spiazzanti. Sempre nello stesso anno nasce il Clan, la prima etichetta indipendente italiana che con il suo primo 45 giri vince il Cantagiro e supera il milione di copie vendute. Un successo inarrestabile che presto viene affiancato anche da una rivoluzione nella vita privata: Il 14 luglio del '64 sposa in gran segreto a Grosseto quella che sara' la sua compagnia di vita e manager, Claudia Mori con la quale avra' tre figli. Nel '66 e' la volta della storica "Il ragazzo della via Gluck", brano eliminato al Festival di Sanremo al primo turno ma che vendera' milioni di copie in tutto il mondo diventando uno dei brani piu' rappresentativi della sua storia e della sua discografia per i temi trattati e le sonorita' innovative e uno dei brani simbolo dell'intera musica italiana. (segue)