Danza: dal tip tap a Pina Bausch, Fellini soggiogato da Tersicore
Roma, 20 lug. - (Adnkronos) - All'Argentario, sabato prossimo, nello spazio del Terrarossa Golf Resort, 'Amarcord', va in scena lo spettacolo liberamente tratto dall'opera cinematografica di Fellini, firmato dal regista e coreografo Luciano Cannito per Rossella Brescia, che vestirà i panni di Gradisca, accanto al giovane Nicolò Noto e a tutto il cast della compagnia 'Danzitalia'. "Visionario, idealista, sognatore, Federico Fellini aveva capito l'importanza e la forza che le immagini avevano all'interno del suo universo -ha dichiarato Cannito- Forse per questo amava i coreografi, ma soprattutto la danza". Ricorda ancora Cannito le parole di un grande del cinema, il regista svedese Ingmar Bergman, che rivolgendosi alla figlia Linn, dopo la proiezione di 'Amarcord' le disse: "Se non ti piace questo film... Allora non abbiamo più nulla da dirci". Lo spettacolo e' stato fortemente voluto dal mecenate Massimo Bassi, patron in Toscana del Festival dei Presidi che sino al 2007 si e' svolto al Parco dell'Idroscalo di Orbetello. Rapporti simbiotici, di effervescenza creativa, di ispirazione, quelli tra la danza e Fellini: il grande regista ha spesso trovato spunto nel teatro per realizzare veri e propri capolavori. Come in 'Ginger e Fred' dove due attempati e romantici ballerini di tip tap sono coinvolti da una tv privata in un'operazione nostalgica, malinconica da parte dei nuovi mezzi di informazione. Ma e' stato '8 e mezzo' il film che ha scatenato le fantasie di attori e registi, negli anni, continua fonte di ispirazione. E' il 1963: Marcello Mastroianni dà il volto, ancora una volta, ad uno dei film più amati e conosciuti, Premio Oscar come miglior film straniero e migliori costumi (Piero Gherardi). (segue)