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Venezia: Martone, non ho resistito alla sfida di un film su Leopardi (3)

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(Adnkronos/Cinematografo.it) - Ma come l'ha interpretato Elio Germano? "Ho costruito il mio immaginario, e poi ho capito di dover andare a violentarlo per dargli una forma: dicevano come fosse un personaggio perfino disgustoso a vedersi, ma appena parlava era ipnotico, fascinoso. La sua glacialità era un modo per resistere al fuoco dentro, ogni cosa in lui era il suo contrario: del resto, più alto il sacrificio, più grande la soddisfazione". Viceversa, Martone torna sul rapporto tar Leopardi e Pasolini: "Mi è molto chiara la differenza, ma la posizione di Leopardi rispetto alla società culturale del suo tempo è analoga a quella di Pier Paolo: "tollerato", diceva di sé Pasolini, perché non apparteneva a nessun coro, non era allineato, come Giacomo. Leopardi era sfalsato rispetto al suo tempo, e sappiamo noi quanto le sorti magnifiche e progressive avrebbero portato macerie ideologiche".

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