Arezzo: film di Walter Veltroni apre 4 giorni dedicata alla memoria
Arezzo, 16 set. - (Adnkronos) - Trenta anni di Archivio dei diari e trenta anni di Premio Pieve Saverio Tutino: prende il via giovedì a Pieve Santo Stefano (Arezzo) la nuova edizione della manifestazione che celebra quest'anno il suo 30esimoanniversario. E per farlo propone una programmazione particolarmente ricca: 23 appuntamenti in 4 giorni, da giovedì 18 a domenica 21 settembre. Tra questi: 8 tavole rotonde, 4 presentazioni editoriali (3 libri e 1 rivista), 2 mostre (fotografica e di documenti originali), 2 proiezioni (film e documentario), 2 spettacoli teatrali, 2 appuntamenti enogastronomici, 1 inaugurazione museale, 1 presentazione di un progetto editoriale, 1 melologo. Giovedì 18 settembre, giorno di apertura del Premio Pieve, il primo appuntamento con la memoria. L'Archivio torna indietro nel tempo - negli anni in cui affonda le proprie radici - per parlare dell'indimenticata figura di Enrico Berlinguer, storico segretario del Partito comunista italiano. Quest'anno infatti ricorre un altro anniversario trentennale: quello della morte di Berlinguer. Il programma riserva un doppio evento: alle 16,30 al Teatro comunale verrà proiettato il film di Walter Veltroni "Quando c'era Berlinguer". Si tratta della pellicola con la quale Veltroni fa il suo esordio nel mondo del cinema, realizzata puntando l'obiettivo sulla vita e sull'attività del politico, ma raccontando anche un'epoca e una generazione. La stessa alla quale si rivolse Tutino il 22 novembre di quel 1984, quando lanciò su alcune testate italiane un appello per far arrivare a Pieve Santo Stefano scritture private, che oggi sono oltre 7mila. Alle 18,30, al termine della proiezione, si terrà l'incontro con il regista, Walter Veltroni, con il direttore del Tg3 Bianca Berlinguer e lo storico Umberto Gentiloni Silveri. Coordinerà il direttore scientifico dell'Archivio Camillo Brezzi. La storia di Orlando Orlandi Posti, 18enne che morì nell'eccidio delle Fosse Ardeatine dopo due mesi di prigionia - i cui biglietti alla madre che documentano quel periodo sono conservati in Archivio - sarà la protagonista della serata pievana. A 70 anni dalla tragedia, l'Archivio ricorda così uno degli episodi più dolorosi della Seconda guerra mondiale, e una delle testimonianze più emblematiche che gli sono state affidate. Alle ore 21, presso il teatro comunale, si terrà l'incontro "Storia di Opo", con Edgarda Ferri, autrice di "Uno dei tanti" (libro che racconta la storia di Orlando), e Guido Barbieri. Alle 21,30, sempre al Teatro Comunale, seguirà il melologo "Dove almeno troverò un po' di pace. Il diario immaginario di Marcella", concepito da Guido Barbieri immaginando il diario che in quei due dolorosi mesi di prigionia di Orlando, Marcella (ragazza del quale il giovane era innamorato), avrebbe potuto tenere. La parte musicale è curata da Massimiliano Scatena, pianista e interprete da sempre sensibile alle risonanze musicali racchiuse nei testi letterari. Le letture, affidate alla voce recitante di Paola Roscioli, proporranno anche alcune pagine pianistiche composte all'interno del "ghetto modello" di Terezin, voluto dal Terzo Reich per nascondere l'esistenza dei campi di sterminio. Sempre nella giornata di apertura del XXX Premio Pieve Saverio Tutino saranno inaugurate due mostre. Alle 16 l'appuntamento è nella sala consiliare del cinquecentesco Palazzo Pretorio con il taglio del nastro de "Il tesoro dell'Archivio", mostra con i più bei manoscritti arrivati a Pieve in occasione di questa edizione del Premio e con una selezione di diari, memorie ed epistolari scritti dai soldati italiani che hanno combattuto nella Grande Guerra. L'esposizione è a cura di Cristina Cangi. Altra inaugurazione è quella dell'installazione fotografica "Trenta volte" a cura dei fotografi Daniele Cinciripini e Luigi Burroni. Volti, espressioni, sentimenti sono raccontati attraverso le immagini che ritraggono i vincitori dei premi assegnati dal 1984 ad oggi. Un percorso nel tempo, nelle storie e nella cittadina di Pieve Santo Stefano.