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Mostra Venezia: Bullock in orbita Oscar, 'in Gravity uno dei miei ruoli piu' difficili'

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Venezia, 28 ago. (Adnkronos/Cinematografo.it) - Venezia lancia la prima seria candidatura a un Oscar: riguarda la statuetta come migliore attrice protagonista e la papabile e' una splendida Sandra Bullock, protagonista di 'Gravity', lo sci-fi che dara' ufficialmente il via stasera (fuori concorso) alla 70esima Mostra del Cinema. Costretta nello scafandro da austronauta messole addosso dal messicano Alfonso Cuaron (un habitue' del Lido: nel 2006 aveva portato qui il suo precedente film, 'I figli degli uomini'), la Bullock da' vita a una performance superlativa, considerando le difficolta' incontrate sul set. "E' stato uno dei ruoli piu' difficili, sia dal punto di vista fisico che mentale. Eravamo costretti a girare dentro un boxlight, in assenza di gravita', con le macchine da presa che ti arrivavano addosso a velocita' sostenuta - racconta l'attrice in conferenza stampa al Lido - Ci voleva molta concentrazione. Mi sono dovuta allenare molto. Volevo regalare ad Alfonso (Cuaron, ndr) un corpo-macchina, androgino, che non avesse piu' elementi di femminilita'. Un corpo che doveva esprimere il senso di perdita, il lutto: questo doveva passare dalla trasformazione del mio corpo e dalla mancanza di una sua componente fondamentale". A supportare l'attrice, oltre al personal trainer, un passato nella danza e una passione per la musica, c'era il compagno di set, George Clooney: "E' stata incredibile guardarla recitare. Doveva muoversi molto lentamente, come succede in assenza di gravita', e parlare molto velocemente. Una cosa complicatissima". Molto piu' semplice la preparazione dell'attore: "Ho bevuto piu' del solito, tutto qui", ironizza. (segue)

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