Mostra Venezia: Emma Dante, 'Via Castellana Bandiera' e' uno stato dell'essere (2)
(Adnkronos/Cinematografo.it) - Due donne testarde, testardissime, Rosa e Samira, e "questa testardaggine nasce dal senso d'onore, insita nel comportamento degli uomini siciliani, come i bravi dei Promessi Sposi del 'fate luogo'. Non sono solo cose siciliane, ma la degenerazione di pensiero, la regressione del Paese, che sporca il senso dell'onore. Anche in politica non si riesce a vedere quel che si ha di fronte, come questa strada che sembra piccola ma poi e' larga, ci sarebbe spazio per tutti, ma diventa proprieta' privata e non piu' bene comune". "E questo spazio - prosegue la regista - ci sarebbe anche per gli omosessuali (Clara e Rosa sono lesbiche, ndr), che vogliono i diritti come tutti. Ma mi sono stancata di parlare di storia omosex, sono semplicemente due persone che si amano". E, ancora, sull'Italia: "Come nel film, il precipizio e' presente, ma non avvertito. Sarebbe meglio cadere per poi rialzarsi, ma nemmeno riusciamo a cadere: e' lo stallo in cui siamo". Se Alba Rohrwacher sottolinea come "Emma mi ha insegnato tutto, il suo metodo funziona: un lavoro molto duro con gli attori, ma si viene portati all'estremo da mani molto sicure, ci tira fuori i fantasmi, evochiamo qualcosa che nemmeno sapevamo di avere", l'82enne attrice teatrale Elena Cotta dice: "Da sempre speravo in questa occasione: recitare senza parole, usando solo sguardo, mimica, intensita' e quel mezzo eroticamente vero che e' la macchina da presa". Chiude la Dante: "Rosa e Samira si guardano l'una di fronte all'altra, ed e' anche un modo di guardarsi dentro, come il Minotauro che allo specchio riconosce il mostro. Sono due donne mostruose, ma e' giusto accettare la propria mostruosita', perche' e' anche verita'".