Mostra Venezia: Quatriglio e Rohrwacher 'Con il fiato sospeso' all'universita'
Venezia, 30 ago. (Adnkronos/Cinematografo.it) - "Rispetto e pudore inusuale, ma ho detto subito di si' a Costanza, perche' era importante che questa storia venisse raccontata". Parola di Alba Rohrwacher, protagonista del nuovo film di Costanza Quatriglio, 'Con il fiato sospeso', presentato fuori concorso alla 70esima Mostra di Venezia. La Rohrwacher interpreta la studentessa di Farmacia Stella, che si rende conto che nei laboratori di chimica dell'universita' qualcosa non va: l'ambiente e' insalubre, qualcuno inizia a star male, eppure i professori parlano di coincidenze. La sua storia si intreccia con il diario (il narratore e' Michele Riondino) di chi ha gia' percorso la stessa strada, ed e' una storia vera, fatti di cronaca, anche giudiziaria: Con il fiato sospeso e' ispirato al memoriale-denuncia di Emanuele, dottorando nel Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell'Universita' di Catania morto nel 2003 di tumore al polmone. E' in corso un processo per i reati di disastro ambientale e gestione di discarica non autorizzata in relazione a quanto accaduto tra il 2004 e il 2007 ai laboratori di chimica dell'Universita' di Catania, ed il film e' dedicato a Emanuele e altre due ricercatrici scomparse: "Abbiamo costruito un percorso per fare esperienza a cui Alba potesse attingere per rendere la meglio il suo personaggio, che include simbolicamente Emanuele e gli altri studenti deceduti, ma questo non e' un documentario, ne' un film a tesi, tantomeno un j'accuse nei confronti dell'Universita' di Catania". (segue)