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Mostra Venezia: Rossetto, vi racconto un Veneto sofferente ma in via di cambiamento

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Venezia, 30 ago. (Adnkronos) - Non gli e' facile dire qual'e' l'immagine del nord est italiano che emerge dal suo film "ma sicuramente si tratta di un luogo un po' sofferente e in via di cambiamento". Cosi' il regista Alessandro Rossetto descrive all'Adnkronos il Veneto nel quale ha voluto ambientare la pellicola 'Piccola Patria', in concorso nella sezione 'Orizzzonti' a Venezia. La storia racconta di due ragazze animate dal desiderio di fuggire dalla piccola comunita' che le ha cresciute che, in un'estate calda e soffocante, precipitano in un abisso di vendetta e ricatti. "Il progetto nasce da una vasta raccolta di piccole storie e profili di personaggi veri -racconta Rossetto- frullata in una sceneggiatura che e' una tragedia classica. A me, in quanto cineasta, interessa molto la sperimentazione della forma, e quindi il progetto e' non usuale perche' c'era la forte necessita' e urgenza di spertimentare. Io quando faccio i film cerco di mettermi in una posizione di disequilibrio, in cui il film sorprenda anche me". La pellicola e' caratterizzata dalla scelta di usare il dialetto veneto come una delle lingue principali. "La scelta della lingua avviene in primis attraverso la raccolta di storie che abbiamo ascoltato e visto in Veneto -spiega il regista- Io ho fatto poi un'operazione registica, usando il dialetto per superare gli psicologismi e arrivare ad elementi di tipo antropologico. Il dialetto e' una lingua prematerna che collega direttamente con la terra: gli attori, dovendosi esprimere in dialetto, erano facilitati ad essere particolarmente intensi".

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