Con 'L'Olimpiade' di Leo il San Carlo di Napoli spegne 280 candeline
Roma, 2 nov. (AdnKronos) - Il Teatro San Carlo di Napoli compie 280 anni. Per festeggiare la ricorrenza, che cade sabato 4 novembre, il Massimo napoletano porta in scena un rarissimo titolo, 'L'Olimpiade', composta da uno dei massimi rappresentati della scuola musicale napoletana, Leonardo Leo. L'opera, che debuttò proprio al San Carlo nel 1737, risuonerà sabato alle 20 nella sua prima esecuzione in epoca moderna. Opera seria tra le più conosciute del compositore, su libretto dagli alti momenti poetici di Pietro Metastasio, 'L'Olimpiade' sarà proposta in un'esecuzione semiscenica con libera drammatizzazione e messa in scena a cura di Filippo Zigante, e inserti e revisione critica dell'edizione del 1737 a cura di Ivano Caiazza. Il maestro Gianluca Marcianò dirigerà Orchestra e Coro del San Carlo in questa versione che prevede per ogni personaggio un cantante assieme a un attore per le parti in prosa. In collaborazione con gli allievi della Scuola di teatro del Teatro Stabile di Napoli–Teatro Nazionale, gli interpreti sono David Ferrà Durà e Ruben Rigillo (Clisthène), Cinzia Forte e Angela Bertamino (Aristea), Manuela Custer e Serena Mazzei (Argene), Daniela Cappiello e Francesco Scolaro (Licida), Gaia Petrone ed Emanuele D'Errico (Megacle), Michela Antenucci e Roberto Pappalardo (Aminta), Raffaella Milanesi e Davide D'Antonio (Alcandro). 'L'Olimpiade' di Leo, seconda opera nella storia del teatro dopo 'Achille in Sciro' di Domenico Sarro, è stata rappresentata al Massimo napoletano soltanto nel dicembre 1737 e nel 1743. “Poco più di un mese dopo l'inaugurazione del San Carlo - spiega Zigante - già si respirava aria diversa sul piano musicale: Sarro era musicista dotto, di severa formazione contrappuntistica, laddove Leo annunciava un mutamento nel linguaggio e quella cantabilità che costituirà la nota identificativa della scuola napoletana del Settecento, modello per i maggiori compositori europei”. Il titolo riprende la storia narrata da Erodoto durante l'Olimpiade ai tempi del tiranno Clisthène: una vicenda di amori contrastati, oracoli e riconoscimenti improvvisi, con tanto di caso di 'frode sportiva'. Anche quest'anno il Massimo napoletano ha voluto ricordare il proprio anniversario con un programma legato alla sua tradizione. Ultimo spettacolo della Stagione d'Opera e di Balletto 2016-17, realizzato per il progetto 'Napoli Città Lirica' della Regione Campania, 'L'Olimpiade' sarà trasmesso in diretta da Rai Radio Tre. L'appuntamento è stato scelto per la chiusura ufficiale delle 'Celebrazioni dedicate a Carlo III di Borbone (1716 - 1788)', il sovrano che ordinò la costruzione del Lirico napoletano, il teatro che "si preparava a diventare la più prestigiosa e moderna istituzione musicale nell'Europa del ‘700 ed oltre, fucina per sperimentare ogni tipo di novità nel campo degli spettacoli", scrive la storica Elvira Chiosi.