Baglioni: "Col total-show dei 50 anni mi preparo al Sanremo della verità"
Verona, 14 set. (AdnKronos) - Un total-show, con il palco ipertecnologico al centro della platea, 35 brani in scaletta per oltre 3 ore di concerto, una band di 22 polistrumentisti e oltre 100 performer tra ballerini, attori di physical theatre e acrobati circensi. Con il tour 'Al Centro', che prende in via stasera con tre date dall'Arena di Verona (quella di domani sarà trasmessa in diretta nel prime time di Rai1), Claudio Baglioni festeggia i 50 anni di carriera e scalda i motori per il Sanremo della verità. "Ho accettato di fare il secondo festival perché volevo dimostrare che il risultato ottenuto lo scorso anno non era stato solo una botta di fortuna", dice il cantautore che non svela altri dettagli sull'impegno che lo porterà per il secondo anno consecutivo ad essere il "dittatore artistico" - come si è ribattezzato lo scorso anno facendo autoironia - della kermesse. "Non saprei cosa dirvi. Per ora abbiamo avviato solo l'impostazione tecnica e della scena. Ora inizieremo con la selezione dei primo festival, Sanremo Giovani, e poi ci occuperemo del secondo, quello dei Campioni". Ma a chi gli chiede se abbia intenzione di coinvolgere nel festival Giuliano Peparini, che ha curato le coreografie del tour e i quadri scenografici che accompagnano ogni canzone inscaletta, Baglioni ammette: "Mi auguro che possa essere della squadra di Sanremo. Certo a Sanremo il palco è piccolo. Ma la gente mormora", sorride. Ora l'attenzione è concentrata sull'impegnativo tour di circa 50 date, diviso in due tranche: dopo la tripletta d'esordio all'Arena, il grande show riprenderà nei palasport da metà ottobre a fine novembre, con tappe plurime in diverse città, e ancora - "passato l'impegnuccio di Sanremo", scherza il cantautore, conduttore e direttore artistico - da metà marzo a fine aprile. Con un gran finale che potrebbe vederlo tornare proprio all'Arena di Verona. Ferdinando Salzano, patron di FeP Group, glielo chiede davanti ai giornalisti regalandogli dei fiori: "Pure la Rai mi ha regalato fiori per convincermi a fare il bis. Forse dovreste tentare con qualcosa di più consistente", ride Baglioni, lasciando però intendere che la cosa è tutt'altro che improbabile. Sul palco Baglioni porta "35 canzoni proposte in ordine cronologico, perché questo è un viaggio tratto da una storia vera: il romanzo musicale della mia vita e del mio legame con il pubblico. Certo - dice - di canzoni ne ho scritte 400 e quindi c'è qualche assenza dolorosa. Ma dopo tre ore di concerto anche il cantante puzza...", sottolinea ironico. Ma i pezzi più amati dal pubblico ci sono tutti, a partire da 'Questo piccolo grande amore', il brano del 1972 che apre il concerto, per proseguire con altri evergreen come 'Amore bello', 'Sabato pomeriggio', 'Tu come stai?', 'Strada facendo', 'Avrai', 'La vita è adesso', 'Mille giorni di me e di te', 'Cuore di aliante' fino a brani più recenti come 'Sono io' e 'Con voi'. "Ci sono brani che non possono mancare nei concerti più grossi. Anche perché in questo grande viaggio durato 50 anni è come se si fosse formato anche un grande coro", dice Baglioni. L'unico brano inedito del concerto ("il nuovo disco a cui sto lavorando da un po' con Celso Valli dovrà attendere ancora il secondo Sanremo e la fine del tour", spiega) è la suite che accompagna anche il video con un cast 'all star' che ha fatto da promo al concerto su Rai1. Nel video sfilano Diego Abatantuono, Ambra Angiolini, Luca Argentero, Simona Cavallari, Pierfrancesco Favino, Isabella Ferrari, Ficarra e Picone, Claudia Gerini, Marco Giallini, Michelle Hunziker, Sabrina Impacciatore, Edoardo Leo, Milena Mancini e Vinicio Marchioni, Neri Marcorè, Giorgio Panariello, Rocco Papaleo, Alessandro Preziosi, Vittoria Puccini, Rolando Ravello, Valeria Solarino. C'è anche Paola Cortellesi, su cui circolano voci insistenti di un possibile coinvolgimento nel festival 2019. Così viene spontaneo chiedere a Baglioni se tra questi amici si celano anche i prossimi co-conduttori del festival: "Se potessi li inviterei tutti - svicola lui - ma poi ogni serata durerebbe cinque ore...". Ma non sarà difficile conciliare tour e preparazione del festival? "In realtà il tempo che avremo è di più dello scorso anno quando iniziammo a lavorare ad ottobre. E poi avere qualcosa da fare la sera, con tutti i concerti, mi impedirà di pensare ossessivamente al festival". Per la diretta di domani su Rai1, Baglioni ritrova anche Duccio Forzano, già regista del suo primo Sanremo e confermato nella squadra del festival. Il palco al centro è una sfida anche televisiva. E per Baglioni "è la cosa più paurosa": "Non ci sono quinte, non ti puoi nascondere, non ti puoi fermare: è davvero uno spettacolo totale".