Valerio Scanu: "Nel nuovo album 'Dieci' anni di me"
Musica
Roma, 4 ott. (AdnKronos) - Si intitola 'Dieci' come il numero dei brani inediti che lo compongono ma soprattutto come gli anni della sua carriera (iniziata nel 2008 con la partecipazione ad 'Amici' che gli valse il secondo posto, un contratto discografico e una discreta notorietà) il nuovo album di Valerio Scanu che esce domani. "Ho chiesto ad un gruppo di autori che stimo di scrivere dei brani per me, con l'unica indicazione di questo appuntamento con il decennale. Desideravo si sentissero liberi di esprimersi e raccontarmi senza vincoli e congetture, stereotipi o accordi editoriali", spiega Scanu all'Adnkronos. Così è nato 'Dieci'. Un disco che parla d'amore. "Amore declinato in tante forme differenti. Amore inteso anche come modo con cui ci rapportiamo con noi stessi, con gli altri e con tutto ciò che ci circonda", sottolinea Valerio. "In fondo il bilancio di questi dieci anni, altro non è che la somma delle esperienze fatte: le scelte, gli amici, gli amori, la famiglia, gli incontri", aggiunge. Il disco si apre con 'Ed io', brano scritto da Tony Maiello e Simonetta Spiri, che "immagina un dialogo tra un uomo e Dio in un momento di debolezza". "Questo è anche il brano che ha fatto da apripista al disco, il primo ad essere stato prodotto ed il primo ad essere uscito", spiega Scanu. In 'Inciampando dentro un'anima', invece, Scanu torna a collaborare con Pierdavide Carone, che nel 2010 scrisse per lui 'Per tutte le volte che', il brano con cui Valerio vinse Sanremo. Qui Carone racconta l'incontro tra due anime che si scambiano la pelle, scandagliando ogni emozione: "felicità e tristezza, coraggio e paura, forza e debolezza, fino a capire che si è vivi davvero". Poi c'è 'Affrontiamoci', scritta da Giulia Capone, Niccolò Verrienti e Davide Papasidero, che è "uno stimolo - spiega Valerio - al confronto tra noi stessi e le nostre vite, un invito a guardarci un pò più da vicino per scoprire che lasciando andare via i propri fantasmi è più facile ripartire, anche dopo un grande dolore". Carlo Verrienti e Niccolò Verrienti firmano invece 'Il tempo non cancella' ("certe cose non si dimenticano ma a volte il tempo sa essere complice e cancella chi non ti ha meritato"). Il bisogno di leggerezza e la voglia di stare assieme sono invece il fulcro di 'Capovolgo il mondo', brano scritto da Emilio Munda, Davide Sartore e Diego Ceccon ("è un inno alla fantasia", dice Valerio). Porta invece anche la firma dello stesso Scanu, accanto a quelle di Mattia Foderà, Fabio Vaccaro e Kikko Palmosi, 'Dannata Distanza' che "parla della lontananza tra due persone dopo un grande amore estivo". 'Paradiso e inferno', scritta da Saverio Grandi e Gabriele Oggiano, descrive gli alti e bassi di una convivenza sotto lo stesso tetto. È dedicata al vero amore ("quello che trova sempre la soluzione a qualsiasi problema") 'Infrangibile', scritta da Diego Ceccon e Davide Sartore. Mentre 'Un pò di tempo', di Tony Maiello, Kikko Palmosi, Marco Rettani e Sabatino Salvati, mette l'accento sull'importanza di dare la giusta attenzione ai momenti condivisi con chi per noi conta davvero. 'L'ultimo spettacolo', firmato da Emilio Munda e Giulio Pretto, è anche l'ultimo brano del disco: "Parla di una scoperta: l'amore, in fondo, è l'unico spettacolo della vita. Gli applausi e le luci abbaglianti finiranno. L'amore invece ti accompagna silenzioso fino alla fine", spiega Scanu. Subito dopo l'uscita dell'album, Valerio sarà impegnato nella promozione e poi nel tour che inizierà nel 2019. Ma, com'è ormai tradizione, ci sarà un'anteprima live natalizia: Valerio sarà in concerto con "A Christmas Carol" sabato 15 dicembre, alle 21, all'Auditorium Parco della Musica di Roma. A giorni verranno annunciati i nomi degli ospiti che parteciperanno all'evento. Quanto al futuro (e ai prossimi dieci anni), Valerio dice: "Ho ancora tanti obiettivi da raggiungere, tanti progetti da realizzare, sarà dura… ma non mi lascerò sopraffare dalla paura. La musica ha sempre fatto e farà sempre parte di me e questo album è l'ennesimo mio sogno realizzato, spero possa diventare colonna sonora delle future esperienze di tante persone". Con i suoi 28 anni e il suo scarso amore per il genere rap che oggi va per la maggiore, Valerio si sente di dare un consiglio a chi più giovane di lui si affaccia ora nel mondo della musica e della discografia: "Provateci solo se avete una passione reale e grande. Non provateci perché va di moda. Ho sempre fatto il tifo per la serietà, per l'umiltà, per l'impegno, per il talento: solo così si può arrivare alla qualità".