(Adnkronos/Cinematografo.it) - "Ho interpretato una donna fragile che ha le paure che abbiamo tutte, nel mio personaggio c'è mia madre e anche mia zia", dice Rossella D'Andrea, che si è occupata di scrivere prevalentemente i due personaggi femminili della storia, mentre Ciro De Caro ha scritto il soggetto e i due personaggi maschili. "Gli attori per me non devono recitare. Non devono fingere di interpretare un'altra persona. Adoro gli attori, che spesso putroppo sono una categoria sottovalutata, e se farò un secondo film, di sicuro cercherò sempre degli attori emergenti", dice ancora il regista, che ha scelto di concludere questo spaccato generazionale dei trentenni di oggi con "un finale aperto, non un happy ending, perchè la tragedia della nostra generazione è l'essere sempre in bilico" e si augura che "anche altri giovani raccontino le proprie storie all'estero, storie vere e non finzioni, perchè spesso si tenta di fare Hollywood in Italia e si fa solo un gran casino". In occasione dell'uscita del film è stata organizzata una caccia al tesoro per Roma mettendo in palio quattro biglietti omaggio per vedere Spaghetti Story. Per vincere basterà trovare i portafortuna giapponesi a forma di gatto (i Maneki neko, che nel film contengono la droga) disseminati per la città e seguire gli indizi che saranno dati attraverso i social network da Distribuzione Indipendente. Una volta trovato il gatto autografato da uno degli attori basterà scattare una foto sul luogo della caccia e inviarla a:info@distribuzioneindipendente.it.