Roma, 29 nov. (Adnkronos) - "Siamo molto preoccupati". Così il direttore d'orchestra americano Kent Nagano, che domani, lunedì e martedì dirigerà l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia all'Auditorium Parco della Musica di Roma, risponde a chi gli chiede cosa ne pensa della situazione in cui si trova la cultura in Italia, tra crisi economica e tagli. Nagano parla a nome dei musicisti stranieri che guardano "all'Italia come modello. Abbiamo paura -dice- che possa scomparire questa grande tradizione culturale e musicale italiana, che per noi è un punto di riferimento. Non si può comprare la storia e la tradizione che ci sono in Italia, sono cose che si possono solo ereditare e vivere e che sono grandi fonti di ispirazione". Nagano, nippoamericano di terza generazione nato 62 anni fa a Berkeley in California, è considerato uno dei massimi direttori d'orchestra mondiali, con un repertorio che va dal classicismo di Mozart alla musica contemporanea. Ha collaborato perfino con Frank Zappa, incidendo su disco, tra il 1983 e il 1987, le sue opere per orchestra. Ma la grande tradizione musicale italiana, dice Nagano, "è essenziale per ogni musicista. Il repertorio italiano -sottolinea- si esegue in ogni parte del mondo, ma la qualità è diversa rispetto a quando lo si fa in Italia". Nel concerto di domani alle 18,00 (con repliche lunedì alle 20,30 e martedì alle 19,30), Nagano eseguirà il concerto in do minore k 491 di Mozart, con il pianista Rafal Blechacz ("è la nostra prima collaborazione"), e la Sinfonia n. 3 in re minore 'Wagner-Symphonie' di Bruckner, nella quarta versione fatta dallo stesso compositore austriaco nel 1889, sedici anni dopo la prima. (segue)