Cinema: ciak per 'Take Five', opera seconda di Guido Lombardi dopo 'La'-bas' (2)

domenica 27 gennaio 2013
Cinema: ciak per 'Take Five', opera seconda di Guido Lombardi dopo 'La'-bas' (2)
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(Adnkronos/Cinematografo.it) - 'Take Five' e' un'espressione idiomatica, il cui significato letterale e' 'prendine cinque', ma e' anche un grande classico del jazz, registrato dal Dave Brubeck Quartet nel 1959 diventando il primo singolo jazz a vendere oltre un milione di copie. Il brano, composto sulla base di un tempo in 5/4, divenne celebre per il suo caratteristico, sinuoso assolo di sassofono e per l'uso di un atipico ed irregolare tempo quintuplo in cinque beat, da cui deriva il suo nome. Un ritmo particolare che ritorna anche nella storia dei cinque protagonisti del film, che sono tutti degli 'irregolari', esattamente come il tempo di questo celebre brano, irregolare. Si chiamano Gaetano, Peppe 'o Sciome'n, Carmine, Ruocco, Striano. Nomi (o cognomi) che corrispondono a quelli dei rispettivi attori, tutti napoletani doc. Vi e' anzi piu' di una semplice corrispondenza nominale: si puo' dire che i personaggi derivino il loro carattere da quello degli interpreti. Alcuni di loro, nella vita reale, sono stati condannati per reati contro la persona ed il patrimonio. E carcerati per diversi anni. 'Take Five' segue le vicende di questi cinque personaggi: Gaetano (Gaetano Di Vaio, regista, attore e produttore tra gli altri di 'Napoli, Napoli, Napoli' di Abel Ferrara e, con Gianluca Curti e Dario Formisano, del primo lungometraggio di Guido Lombardi, 'La'-Bas - Educazione criminale') e' un rapinatore che ha scontato diversi anni di carcere e ora fa il ricettatore. Peppe detto 'O Sciome'n' (Peppe Lanzetta, autore teatrale, romanziere e attore per registi come Tornatore, Cavani e Martone) e' una leggenda del quartiere, rapinatore a sua volta, appena uscito dal carcere dove ha scontato 10 anni. E' depresso. (segue)