Los Angeles, 8 mag. (Adnkronos/dpa) - Dopo aver negato nel 2005 di essere stato molestato sessualmente da Michael Jackson quando era bambino, il coreografo Wade Robson ha cambiato idea e ha citato ora in giudizio la proprieta' dei beni del defunto cantante chiedendo un risarcimento per gli abusi subiti. A quanto riferisce il sito TMZ, Robson ha presentato un'istanza il primo maggio dichiarando che in precedenza aveva rimosso il ricordo dell molestie. La sua iniziativa legale giunge poco dopo che la famiglia Jackson ha avviato una causa contro i promoter di concerti AEG Live, ai quali viene chiesto un risarcimento milionario per aver provocato quattro anni fa la morte del re del pop. La richiesta di Robson e' "assurda", ha detto alla Cnn l'avvocato che cura i beni del defunto, Tom Mesereau. Robson "e' stato chiarissimo, sotto giuramento, di non essere mai stato molestato -ha detto- ha affrontato un controinterrogatorio molto aggressivo della procura. E' rimasto fermo e non ha mai vacillato nel ripetere che Michael Jackson non aveva compiuto nessun atto improprio nei suoi confronti". Anche la madre e la sorella avevano testimoniato a favore di Jackson. Robson, oggi trentenne, ha avuto successo come ballerino fin da bambino e fra l'eta' di sette e 14 anni e' stato spesso ospite del ranch Neverland di Jackson, rimanendovi piu' volte a dormire con altri bambini. Il re del pop era stato arrestato nel 2003 con l'accusa di violenze sui minori, ma nel 2005 fu assolto. Robson testimonio' a favore di Jackson, malgrado una domestica avesse detto di averlo visto fare la doccia assieme al cantante quando era bambino.