(Adnkronos/Cinematografo.it) - "C'e' una specie di malinconia generale che investe tutti i personaggi, in cerca di un desiderio che li riaccende -spiega ancora Ozon- come quello di Claude, studente di grande talento ma disadattato rispetto alla vita sociale". Una madre che se n'e' andata anni prima, un padre disoccupato e disabile, il ragazzo, almeno inizialmente, e' mosso dalla curiosita' di scoprire come potrebbe essere una vita all'interno di una famiglia 'normale'. "Non sapevo se mostrare o meno il padre ma alla fine ho deciso di si' perche' era l'unico modo, senza troppe parole, di far capire allo spettatore quale fosse la provenienza di Claude", dice il regista, non nuovo a trasposizioni cinematografiche di pie'ce teatrali: "Rispetto al passato pero', quando ho sempre voluto conservare l'essenza della teatralita', stavolta ho cercato il piu' possibile di immergere lo spettatore in un'opera puramente cinematografica, traducendo la commedia di Mayorga con un linguaggio piu' realistico pur reintegrando un dispositivo teatrale molto importante, quello di del coinvolgimento di Germain nel racconto di Claude. Attraverso quest'accoppiata viene a formarsi il binomio necessario ad ogni opera di creazione: l'editore e lo scrittore o lo spettatore e il regista. Mai come stavolta ho avuto la possibilita' di parlare in modo indiretto del mio lavoro, del cinema e della fonte d'ispirazione". Lavoro che, per il regista francese, non sembra conoscere soste: "E' gia' pronto il mio nuovo film, 'Jeune et jolie' ('Giovane e carina', ndr), incentrato sulle scoperte sessuali di una diciassettenne, uscira' in Francia ad agosto. Cannes? A mezzanotte scopriro' se partecipero' al Festival (la conferenza stampa e' prevista per domani, ndr), ma sono abbastanza pessimista: per 'Potiche' mi dissero che il film non sarebbe piaciuto agli stranieri, poi passo' a Venezia e fu accolto benissimo. Per 'Nella casa' mi dissero che non c'era posto, poi ha vinto due premi al Festival di San Sebastia'n. Ma capisco che in Francia ogni anno realizziamo tanti film e c'e' poco spazio per riuscire ad entrare nella selezione ufficiale del Festival".



