Festival Roma: 'Song'e Napule', i Manetti Bros. tra neomelodici e camorra

domenica 10 novembre 2013
Festival Roma: 'Song'e Napule', i Manetti Bros. tra neomelodici e camorra
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Roma, 10 nov. (Adnkronos/Cinematografo.it) - "'Song'e Napule' l'abbiamo fatto per Luciano Martino, è molto più suo che nostro: siamo orgogliosi di aver realizzato il suo ultimo film". Parola di Antonio Manetti che con il fratello Marco porta fuori concorso all'ottavo Festival di Roma 'Song'e Napule', prodotto dal recentemente scomparso Martino, per cui avevano già firmato 'Paura' e 'L'arrivo di Wang'. "Noi ci divertiamo molto, facciamo cinema da mercato, ma in Italia non ha mercato", aggiunge Antonio Manetti. In 'Song'e Napule', Paco (Alessandro Roja) diplomato in pianoforte al conservatorio trova impiego in polizia, grazie a una raccomandazione della madre: inetto e inesperto, finisce in servizio in un deposito giudiziario, finché non incontra il commissario Cammarota (Paolo Sassanelli), sulle tracce di un pericoloso camorrista detto O' Fantasma. Paco dovrà infiltrarsi nel gruppo del cantante neomelodico Lollo Love (Giampaolo Morelli), la cui sorella è interpretata da Serena Rossi, che si esibirà al matrimonio della figlia di un boss cui dovrebbe partecipare O' Fantasma. "Mi piace il genere, e vengo dall'Arenella, un quartiere di Napoli tra centro storico e Vomero, per cui ho frequentato tutti: ero incuriosito dal mettere un napoletano borghese in un tessuto sociale diverso, quello popolare dei cantanti neomelodici. Al Sud sono famosissimi, qualcuno come Gigi D'Alessio e Nino D'Angelo fa il salto nazionale, mi piaceva raccontare questo mondo: i videoclip assurdi e pieni di cuore, i matrimoni, che entri alle 10 e tre giorni dopo sei ancora là, perché sembrano più dei sequestri di persona…", dice Giampaolo Morelli, che dopo le tante esperienze con i Manetti Bros. spiega come "volevo portarli a Napoli, solo loro potevano raccontarla, non la vedevo così dai film di Nanni Loy". (segue)