(Adnkronos/Cinematografo.it) - "La storia e' ispirata a tre documentari che ho girato in Mongolia, Cambogia, Sri Lanka. I personaggi -ha sottolineato Chan- sono veri: la bambina protagonista e' una sintesi di centinaia di bambini orfani, tutti con lo stesso sogno, conoscere le persone che li avevano aiutati attraverso le adozioni a distanza. "Nel film il sogno di Mei Mei si realizza, e' il potere delle grandi storie, situazioni impossibili diventano possibili. Poi -ha proseguito Chan- su un giornale australiano ho trovato un articolo su un uomo che aveva commesso un omicidio per sbaglio e che, dopo essere stato condannato, aveva deciso di devolvere il suo patrimonio ad un'associazione caritatevole". "Ora mi piacerebbe poter lavorare con filmaker italiani, e' stato firmato un accordo di coproduzione un mese fa tra Italia e Australia e vorrei condividere una storia universale, magari sulla comunita' italiana in Australia", ha concluso la regista.