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Roma scalda i motori

Presentato il Gp del 2012

Dario Mazzocchi
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All'inizio sembrava solo un sogno, ora c'è un progetto vero e proprio che è stato presentato in Campidoglio in veste ufficiale: si tratta del Gran premio di Roma 2012, quello che la Lega Nord non vede di buon occhio per il timore che tolga spazio e ossigeno a quello classico di Monza. “Con questo studio dimostriamo che ci sono tutte le condizioni tecniche perché Roma possa candidarsi ad ospitare il Gran premio”, sono state le parole del primo cittadino, Gianni Alemanno. E il circuito è pure stato disegnato: si snoderà per oltre quattro chilometri nella parte nord del quartiere dell'Eur, passando sotto il Palazzo dei congressi e il Palazzo della civiltà del lavoro. 160 milioni di investimenti organizzativi, almeno 10.000 posti di lavoro creati: sono solo le prime cifre dell'evento. “Non è un sogno, ma una realtà che dobbiamo concretizzare” è la sfida lanciata da Alemanno. Il circuito - Misurerà 4.699 metri con un tempo di percorrenza sul giro attorno all'1'34" ed una velocità media stimata attorno ai 177 km/h: si snoderà nella parte nord dell'Eur ed interesserà viale dell'Arte, viale delle Tre Fontane e via di Val Fiorita, con uno sfondo rappresentato dal Palazzo della Civiltà e del Lavoro, della Chiesa di San Pietro e Paolo, del Palazzo dei Congressi, la piazza Marconi con il Museo Pigorini, il Palsport e la nuova Nuvola. La soddisfazione è tanta anche per Maurizio Flammini, della Federlazio: “Hermann Tilke, il progettista di Bernie Ecclestone e della Formula 1, visitando a piedi quello che sarà il tracciato, è rimasto tre quarti d'ora sotto il Palazzo della Civiltà e del Lavoro e poi mi ha detto: questo è il circuito più bello del mondo. Non sarà infatti il solito circuito cittadino, ma sarà un medio-veloce”. E pure ecologico nelle intenzioni degli organizzatori, visto che va anche di moda: “Noi l'abbiamo chiamato Gran premio 'green', a impatto zero, i cittadini dell'Eur saranno assolutamente liberi di circolare in qualsiasi punto del quartiere, la Colombo, la grande arteria, sarà sempre libera, così come tutte le strade principali dell'Eur”. Il giro di affari - Infine, cosa non da poco, sono stati messi sul piatto anche i soldi legati al business nel caso il circus della Formula 1 sbarcasse nella capitale: oltre un miliardo di euro all'anno di ricaduta sul territorio nazionale, 160 milioni di investimenti privati per la prima edizione, 9.800 nuovi posti di lavoro, 324.000 turisti per un totale di oltre 1.300.000 presenze, 18 Paesi coinvolti nell'offerta turistica nei 5 continenti. Ora non rimane che attendere se nel 2012 esisterà ancora la Formula 1: Ferrari e Briatore al momento non sono di questa idea.

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