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Calcio: Torino, vendeva abbonamenti intestati a padre e suocero deceduti

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Torino, 15 set. (Adnkronos) - Gli abbonamenti di calcio che vendeva a un prezzo maggiorato erano intestati al padre e al suocero deceduti. A scoprire il 30enne torinese durante la scorsa stagione di calcio sono stati gli uomini della Guardia di Finanza di Torino durante i controlli anti bagarinaggio. Il 30enne era stato pizzicato a vendere 9 abbonamenti a cifre maggiorate del 50%. Dai successivi accertamenti, effettuati in collaborazione con la stessa società sportiva, è emerso che 2 dei 9 abbonamenti erano intestati a padre e suocero del bagarino, deceduti da due anni e il cui nominativo era stato sfruttato per non perdere la priorità. Gli altri 7 abbonamenti, seppur regolarmente emessi, non potevano essere venduti vicino allo stadio come previsto dal "decreto Pisanu". Anche sabato sera in occasione della partita Juventus-Udinese, le Fiamme gialle hanno ritirato un abbonamento venduto, per la partita, a 80 euro a un cittadino belga e sono stati verbalizzati 8 casi di persone che hanno cercato di entrare allo stadio pur avendo un biglietto intestato a un altro soggetto. Nell'ultima stagione calcistica (2013/2014), sono stati più di 200 gli interventi eseguiti, con verbalizzazioni e comminazione di sanzioni per oltre 200 mila euro, nei confronti sia di bagarini, che maggioravano il prezzo del biglietto, sia di tifosi che tentavano l'accesso allo stadio senza ticket o con un titolo intestato ad altri, oltre al sequestro di 50 tagliandi irregolari. Alcuni di questi controlli sono stati condotti nei confronti di 13 bagarini ritenuti pericolosi per i loro precedenti penali, i quali, quindi, sono stati segnalati alla Questura di Torino per l'emissione di Daspo. Altri interventi si sono conclusi con l'individuazione di 2 imprenditori evasori totali. Le Fiamme Gialle torinesi, inoltre, hanno scoperto 2 ricevitorie che hanno emesso 300 tagliandi senza accertare l'identità del richiedente, biglietti che poi sono stati ceduti ai "bagarini" per essere "rifilati", infine, ai malcapitati di turno all'esaurimento dei posti disponibili. A seguito delle apposite segnalazioni, tali ricevitorie sono state disabilitate all'emissione dei tagliandi.

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