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Milan, Gennaro Gattuso: "Troppa improvvisazione. Inzaghi? Scelta affrettata"

Giulio Bucchi
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Il Milan di oggi? "Tanta improvvisazione". E la scelta di affidare la panchina a Pippo Inzaghi "è stata affrettata". Gennaro Gattuso picchia duro come quando giocava e dei tempi in rossonero mantiene la stessa rude, britannica schiettezza. Il Diavolo ce l'ha nel cuore e proprio per questo Ringhio non può nascondere la propria delusione: "La mia idea è che dopo oltre 25 anni ci può stare un momento negativo - spiega a Radio Anch'io Lo Sport su Radiouno -. La famiglia Berlusconi ha vinto tanto, ma oggi rimango perplesso perché non vedo una linea. Si possono fare stagioni negative ma c'è tanta improvvisazione". "Sento parlare di un progetto di giovani, poi vengono venduti e si prendono i parametri zero. L'importante è essere onesti con i tifosi. Il Milan è stato per tanti anni al vertice e ora c'è un periodo di flessione: ci può stare, ma l'importante è avere una linea ben precisa". Non mancano critiche anche al suo ex compagno di squadra Inzaghi: "Quando si è giovani se non ci si sbatte i denti si fa fatica a capire. Se ti propongono il Milan non puoi dire di no, ma secondo me è stata una mossa affrettata da entrambe le parti. Come la mia a Palermo", dove Gattuso è stato esonerato. "Siamo stati dei grandissimi giocatori e abbiamo vinto tanto, ma fare l'allenatore è un altro mestiere ed è complicato, bisogna fare esperienza e questa non si compra al supermercato. Bisogna lavorare e aggiornarsi, andare in giro e stare sul campo".

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