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Valentino: "Vi dico come vincerò" Le gomme, la moto e il suo segreto

Federica Scano
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La vigilia dell'ultimo gp di stagione a Valencia è tutta una lotta di nervi in casa Yamaha tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Il maiorchino è tesissimo, il pesarese non salta di gioia, ma di certo il sorriso dalle labbra è difficile da farglielo passare. La migliore medicina per lui è solo la moto: "La gioia e il gusto di guidare la M1 - ha detto alla Gazzetta dello sport - anche su una pista piccola come quella di Valencia, ti fa dimenticare tutto: è un bel modo per rilassarsi". L'amarezza della penalità però risale ciclicamente, come quelle pillole amare difficili da mandare giù: "Sono ancora infastidito da quello che è successo, c'è ancora un leggero sottofondo di tiramento di cu...". Le prove - Sarà stata la presenza di migliaia di tifosi in maglia gialla, sarà la solidarietà piovuta da tutto il mondo, anche da chi di Motogp non si è mai interessato fino a un paio di settimana fa, sarà anche che Valentino non è tipo da mollare a pochi metri dal traguardo, certo comunque che l'impressione che dà è di uno che non ha mai perso la convinzione che quella ingiustizia nata a Sepang e maturata a Losanna con la decisione del Tas può essere cancellata solo con un'impresa ancora possibile a Valencia. La psicologia - Rossi ci crede, già dalle prove libere si è messo a lavoro, chiudendo con il quinto tempo assoluto e mantenendo un passo gara che dimostra come i giochi siano tutti aperti, anche se Lorenzo è ancora una volta più veloce: "Sarà fondamentale avere un buon passo e mantenere alta la concentrazione. Abbiamo lavorato come sempre, azzeccando tutte le mosse: io e la squadra - ha detto Rossi in una sorta di autoconvincimento - siamo determinati, anche se sappiamo che sarà durissima. Ma bisogna assolutamente fare una buona gara". La strategia - Nell'ultimo giro delle libere, Rossi ha strappato il miglior tempo con le gomme usate. La preparazione alla gara passa dai dettagli mai lasciati al caso, dal set up della moto da perfezionare fino all'ultimo momento utile. Poi ci sono quei sette punti di vantaggio su Lorenzo che mantengono ancora accesa la fiammella della speranza: "Devo essere veloce - ha ripetuto come un mantra - non fare errori, scegliere la gomma giusta: con quella più dura mi sono trovato bene e ho avuto un buon ritmo, ma con la morbida la M1 è sicuramente più facile da guidare nei primi giri". Saranno proprio i primi cinque giri a dire chiaramente se Valentino rimarrà in pista per giocarsi il titolo o per solo per chiudere formalmente una delle

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