Nedved saluta la Juve
La Lazio nel suo cuore
Addio Torino. Pavel Nedvedsaluta la Juventus,dopo otto anni di militanza in bianconero. Ma c'è chi è pronto a scommettereche il suo non è un addio al calcio. “Se io fossi stato un dirigente e avessiavuto Nedved, non mi sarei preoccupato di trovare i sostituti ma solo di convincerloa rimanere", dice senza mezzi giri di Mino Raiola, l'agente di Pavel. "Dauna parte c'è l'amarezza di lasciare la Juve, ma dall'altra si chiude un capitolo e se ne apre altro- afferma Raiola a Sky -. Lui è sempre un ragazzo allegro, affronta così lecose. E io fino all'1 settembre farò di tutto per farlo giocare altrove: questoperò dipende da lui e non da me. Fino a domani non si penserà al dopo-Juve".La fine della storia d'amore con il club bianconero non è dettata damotivazioni economiche, precisa l'agente del giocatore ceco; "Non c'è maistata una trattativa economica con la Juve. Non c'erano i presupposti per continuare lasua carriera qui, ma non per problemi economici. Pavel ha sempre trovato unaccordo sull'ingaggio con la Juve,in B come in A, questo non è mai stato un problema". Il futuro di Nedved èdunque ancora incerto: "È da anni che Pavel dice di voler smettere, ma lealtre volte hanno fatto sì che non smettesse - insiste Raiola -. La Juve ha fatto le sue scelte,noi abbiamo fatto le nostre. La Lazio? Difficile, se lo conosco bene, che lui vada a giocareda un'altra parte. La Lazio,però, ha un grande spazio nel suo cuore e quindi sarebbe diverso. Io cercheròdi farlo giocare in qualche squadra importante”. Come la Lazio, che è sempre rimastanel cuore del 36enne juventino. “La Lazio è una squadra che ha già uno spazio nel suo cuore equindi sarebbe un discorso diverso. Tutto può succedere. Io ho solo undesiderio, farlo giocare ancora perché sarebbe un bene per tutto il calcio. Nedvedha sempre detto che voleva smettere, anche gli altri anni. E hanno fatto sì chelui non smettesse. La Juveha fatto le sue scelte e noi le nostre. Se io fossi stato un dirigente dellaJuve, non mi sarei preoccupato di trovare dei sostituti ma di convincerlo arimanere», conclude a Sky Sport.