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Calcio: patron Matera, 10 giornate per razzismo? Squalifica mediatica

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Roma, 7 ago. - (Adnkronos) - "Se il nostro giocatore ha sbagliato, e' giusto che paghi. Ma, al di la' di questo, mi sembra che la sanzione abbia anche connotazioni mediatiche". Saverio Columella, patron del Matera, e' costretto a commentare la 'storica' squalifica comminata a Gaetano Iannini. Il giocatore del club lucano e' stato squalificato per 10 gare dal giudice sportivo per un insulto razzista rivolto ad un avversario, Caleb Ansah Ekuban, 19enne ghanese nato in Veneto. L'episodio e' avvenuto nel match Sudtirol-Matera (2-0) valido come primo turno eliminatorio della Coppa Italia. Iannini, secondo il giudice, "al 18° del primo tempo ha rivolto ad un avversario un epiteto insultante espressivo di discriminazione razziale". La sanzione e' la prima applicata in base al nuovo articolo 11 del Codice di giustizia sportiva varato lo scorso 4 giugno. "Ovviamente -dice Columella all'Adnkronos- mi spiace che la mia societa', sempre schierata contro qualsiasi condotta antisportiva, venga coinvolta in questa vicenda. Noi condanniamo completamente il comportamento del nostro atleta: l'insulto razzista e' imperdonabile e, se c'e' stato, e' giusto che Iannini paghi". "D'altra parte -spiega ancora- domenica abbiamo gia' provveduto a multare il giocatore per l'espulsione rimediata nella partita. E' un'azione prevista dal nostro codice interno, anche per rispetto dei tifosi che hanno viaggiato per 1400 km per vedere la partita". Il numero 1 del club non ha ancora avuto modo di parlare con Iannini dopo la formalizzazione della squalifica. (segue)

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