Pazzini, Mora e Lucioni: la strana fuga dei capitani. Schettino non c'entra, ma...
Ogni cambio di maglia nel mondo del calcio, anche il più spiazzante e inatteso, andrebbe preso sempre con filosofia. Lo dovrebbe sapere Luca Mora, 29 anni, che in materia (Filosofia, con la F maiuscola) è giunto a un passo dalla laurea, ammaliato dai postulati di Feuerbach ed Hegel. È stata dura però spiegare ai tifosi della Spal che il loro capitano, guida nella cavalcata che ha riportato i ferraresi in A dopo 49 anni, ha preferito tornare in B, per accasarsi allo Spezia. Leggi anche: "Sì, Icardi vuole il Real Madrid" E che dire di Fabio Lucioni (30), lo «Zio» del Benevento e di Benevento, considerato in città un personaggio esemplare, tanto che un istituto di recupero anni scolastici lo ha scelto tempo fa come testimonial? Fuori un anno per doping: forse una leggerezza sua, forse del medico, di certo anche lui, capitano che ha condotto le Streghe dalla Lega Pro fino alla promozione in A, si chiama fuori. Sbatte la porta pure Giampaolo Pazzini (33): dopo essere retrocesso con l'Hellas, da autorevole leader è rimasto in B con l'ingaggio ridotto e riportato gli scaligeri in A, ma poi nelle ultime settimane ha rotto con la società e ha deciso di andarsene da Verona per volare al Levante, nella Liga. Mora, Lucioni, Pazzini: tre capitani che se ne vanno mentre la barca affonda, visto che le loro ormai ex squadre, le tre neopromosse, rischiano di diventare le tre neo-retrocesse. Schettino col calcio non c'entra niente, però... di Tommaso Lorenzini