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Card. Sepe: "Al gol del Napoli ho urlato di gioia"

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Città del Vaticano, 23 apr. (AdnKronos) - "Al meraviglioso salto di Koulibaly, che con un perfetto colpo di testa ha messo la palla alle spalle di Buffon, mi è partito un urlo di gioia e di esultanza, così come immagino hanno fatto decine di migliaia di appassionati, di tifosi, di napoletani". E' quanto rivela all'AdnKronos il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, commentando il successo in chiave scudetto degli azzurri di Sarri ieri sera in casa Juventus. "E' stato un urlo liberatorio - confessa il porporato - liberatorio dalla paura che ciascuno ha covato in questi mesi, nella preoccupazione di vedere svanire la possibilità di battersi fino all'ultimo per lo scudetto. E' stato il soddisfacimento di un sogno, perché battere la Juventus a Torino è sempre motivo di particolare orgoglio". E' stato "espressione di un forma di riscatto della gente del sud rispetto alla blasonata comunità juventina", afferma il cardinale Sepe che ha seguito la partita "da appassionato di calcio ma anche come pastore di questo meraviglioso popolo napoletano, per condividerne sempre gioie, speranze e amarezze". Racconta ancora il cardinale Crescenzio Sepe: "Ero solo nella mia stanza e ho apprezzato abbastanza il gioco del primo tempo. Qualche sofferenza in più l'ho avvertita nel secondo tempo, ma mai è venuta meno la speranza che da un momento all'altro potesse arrivare la rete del successo. Così è stato, quasi sul finire della partita, quando la Juventus si sentiva appagata dal risultato di parità". Per l'arcivescovo di Napoli, la vittoria degli azzurri di Sarri "ha fatto capire che quando ci si impegna con serietà, anche le imprese difficili diventano possibili. Per questo mi piace sottolineare che anche l'impegno serio testimoniato dai giocatori azzurri può essere esempio e incoraggiamento perché con la sinergia tenace si possa costruire il bene comune".

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