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Nazionale, Leonardo Bonucci fischiato a San Siro: il suo sfogo (tutto da ridere)

Giulio Bucchi
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"Che cosa è successo? Mi sono fatto condizionare da quei fischi, inaspettati e, davvero, impossibili da capire". Leonardo Bonucci è sotto choc dopo lo 0-0 dell'Italia contro il Portogallo in Nations League. In evidente affanno tecnico e psicologico, il centrale della Nazionale e della Juventus ha dato la colpa alla gelida accoglienza dei tifosi di San Siro, che l'hanno contestato: "L'Italia è una, quando si gioca per la Nazionale tutto il resto, invidia e cose simili, devono restare fuori...", ha spiegato il 31enne difensore. Il dito è puntato contro i tifosi del Milan presenti al Meazza, che evidentemente non gli hanno perdonato il "tradimento" del ritorno alla Juve dopo un solo anno in rossonero ma da capitano. Una settimana fa, Bonucci aveva chiesto a mister Allegri di non essere schierato in Milan-Juve e si era evitato così 90 minuti di insulti e sfottò per la sua prima volta davanti ai suoi ex sostenitori.  I fischi sentiti sabato sera, spiega, sono "ridicoli, come quelli per chi viene sostituito: è un fatto culturale sbagliato, all'estero non accade, là non c'è questo clima. Se è giusto dire che noi, come squadra, dobbiamo migliorare, lo stesso devono fare certi tifosi...". Bonucci ha confermato di essere personaggio divisivo sui social e fuori dal campo anche in estate, tornando in fretta e furia alla Juve. I tifosi bianconeri non gli avevano perdonato l'addio alla Signora 12 mesi prima, e a Vinovo e allo Juventus Stadium hanno fatto passare qualche settimana prima di regalargli di nuovo un po' di calore. In ogni caso, martedì sera nell'amichevole contro gli Usa il ct Roberto Mancini alla Luminus Arena di Genk lo schiererà come capitano: una rivincita in perfetto stile Bonucci. 

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