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CR7 (da urlo) e Mandzukic: la Juventus stende la Spal, una macchina inarrestabile

Davide Locano
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La sosta non ha inceppato gli ingranaggi della Juventus. I bianconeri ripartono da dove avevano concluso: vincendo. Questa volta è la pur coraggiosa e organizzata Spal a piegarsi alla corazzata di Allegri. Con un gol per tempo, senza fare troppa fatica, i campioni d'Italia infilano un altro successo - il 12° in Serie A su 13 partite - e volano momentaneamente a più nove sul Napoli, in attesa dei prossimi impegni cruciali di Champions (a cominciare dalla sfida interna con il Valencia) e di ostacoli decisamente più insidiosi che si porranno sulla strada della Vecchia Signora anche in campionato, con le sfide in successione a Fiorentina, Inter, Torino e Roma. Dopo un inizio coraggioso gli estensi vengono piegati dall'ormai solito gol di Ronaldo, che con un tocco al volo da distanza ravvicinata sulla punizione di Pjanic fa felice Allegri per la rete su palla inattiva, e nella ripresa da Mandzukic, che mette in cassaforte il risultato con un tapin vincente, nonostante i padroni di casa fossero ampiamente in controllo della partita. Il resto è pura accademia, e qualche altro gol mangiato di troppo da parte dei bianconeri che avrebbe potuto incrementare il bottino. Vista l'emergenza a centrocampo Allegri rispolvera il 4-4-2 con Douglas Costa, di nuovo in campo dal 1', e Cuadrado sugli esterni. In mezzo scelta obbligata con Bentancur e Pjanic In attacco riposa Dybala: accanto a Ronaldo c'è Mandzukic. Dietro a destra De Sciglio vince il ballottaggio con Cancelo. Al centro c'è Rugani accanto a Bonucci, con Chiellini preservato per i prossimi impegni. Dalla parte opposta Semplici si presenta a Torino con un 3-5-2 con l'attacco pesante Petagna-Antenucci. L'avvio incoraggiante della Spal viene smorzato con il passare dei minuti dalla maggiore qualità della Juventus, che senza fretta inizia a prendere campo vivendo soprattutto sulle fiammate di un ispirato Douglas Costa, che inizia a intimorire Gomis con due sassate da fuori. Nel frattempo la Juve aveva già sbloccato il risultato con una rocambolesca autorete di Gomis, sul traversone di Douglas Costa, rete annullata dall'arbitro per l'ingombrante (e giudicata irregolare) presenza di Mandzukic all'interno dell'area di rigore emiliana al momento del rinvio. Non un grosso problema per la capolista, che poco prima della mezzora passa comunque in vantaggio. Pennellata su punizione di Pjanic e deviazione volante di Ronaldo, solo a centro area, che sale a quota 9 reti in campionato agganciando Piatek in vetta alla classifica cannonieri. La reazione della Spal produce due tentativi da fuori di Kurtic e Bonifazi che fanno il solletico a Perin, mentre dalla parte opposta un intervento provvidenziale di Felipe 'sporca' la conclusione di Pjanic rinviando momentaneamente il 2-0. Nella ripresa la Juve a differenza di altre volte rientra dagli spogliatoi più concentrata e attenta e non a caso nel giro di un quarto d'ora mette in ghiaccio la partita. Non con Douglas Costa, il cui bolide terra aria al 5' si stampa contro il palo, bensì con un'azione di contropiede al 15' avviata da Bonucci e finalizzata dal tocco sotto porta di Mandzukic, grazie alla respinta di Gomis sul tiro di Ronaldo proprio davanti ai piedi del croato. La gara di fatto si chiude qui, così come le marcature bianconere. Anche se CR7 tenta più volte di scaldare lo Stadium - perfino in acrobazia - alla ricerca della doppietta personale. Che non arriva, ma a questa Juve in fondo può bastare così. di Alberto Zanello (LaPresse)

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