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Mauro Icardi non giocherà il derby. Spalletti nei guai: Inter con gli uomini contati

Giulio Bucchi
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Di seguito le novità sul caso-Icardi: non ci sono novità sul caso-Icardi. Questo significa che non c' è nulla da scrivere? Neanche per idea. Il fatto che nella giornata di ieri non sia stato fatto alcun passo avanti è la riprova che di pace si parla, ma la pace non si fa (e difficilmente a questo punto si farà). Il presidente Zhang non ha discusso con il giocatore, il giocatore non ha parlato con Spalletti, Marotta e Wanda Nara non si sono sentiti eccetera eccetera. Totale: si procede senza sapere come andrà a finire tutta la faccenda, ma con una amarissima certezza: Icardi non sarà a disposizione per il derby di domenica sera e tantomeno per il ritorno degli ottavi di Europa League di giovedì. E questo significa che salterà due partite fondamentali per la stagione nerazzurra. E questo significa che il popolo nerazzurro sarà sempre più incazzato con il suo ex capitano. E questo significa che tutto quello che sta accadendo assume i contorni di una triste farsa dove tutti hanno responsabilità per il semplice fatto che, tutti, hanno scelto di far prevalere il proprio interesse rispetto a quello dell' Inter: lo ha fatto il giocatore (per quanto possa essere arrabbiato per quello che ritiene un torto deve mettersi a disposizione), lo ha fatto l' allenatore (perché Icardi torni in gruppo ci deve essere una volontà reciproca di "riprovarci"). E veniamo al sodo. L' Inter giovedì affronterà l' Eintracht con una rosa risicata quanto a prime scelte ("lista ridotta", squalifiche e infortuni lasciano a Spalletti pochissima scelta) e infarcita di Primavera (Schirò e Merola, forse anche Nolan, Zappa e Gavioli), mentre per domenica sera si proverà a recuperare quantomeno Perisic (a sua volta nemico principale di Icardi e viceversa). È normale tutto questo? No, non lo è, anche se ormai, a un mese dal declassamento dell' attaccante, è quasi inutile chiedersi «perché si sia arrivati a questo punto» e conviene a tutti pensare esclusivamente ad ottenere l' obiettivo stagionale, ovvero la qualificazione alla prossima Champions League. A cose fatte Marotta penserà a costruire la sua prima, vera Inter: una squadra con qualche campione in più, ma soprattutto con qualche "uomo" in più. Ieri l' amministratore delegato Sport dei nerazzurri ha dribblato la questione al termine dell' assemblea di Lega : «Se guardiamo Tiki Taka? Non lo guardiamo, si fa troppo tardi, la mattina ci alziamo alle 7, dobbiamo lavorare. Quando ci risentiremo? Basta con le solite cose...». Già, basta. di Fabrizio Biasin

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