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Gennaro Gattuso, parole d'addio: "Deluso dai miei giocatori?". Come si suicida prima di Torino-Milan

Giulio Bucchi
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Una spirale di depressione cosmica per Gennaro Gattuso. Alla vigilia del match decisivo di domenica sera del suo Milan contro il Torino, con i rossoneri che devono vincere per spezzare il momento no e continuare a giocarsi il quarto posto che vale la Champions League (una sconfitta varrebbe addirittura il sorpasso dei granata), il tecnico rossonero si dimostra completamente a terra. "Nei momenti di difficoltà avevamo l'anima. Oggi manca l'anima. Le chiacchiere stanno a zero, la voglia dobbiamo dimostrarla sul campo, in questo momento siamo spenti, sotto tutti i punti di vista. Parlare serve a poco, dobbiamo fare fatti e risultati". Leggi anche: Milan sprofondato in 40 giorni, Gattuso si scopre dipendente da Paquetà Tutto vero, alla luce delle ultime gare e soprattutto della dolorosa eliminazione in semifinale di Coppa Italia in casa contro la Lazio. Ma forse una scarica di entusiasmo sarebbe servita a qualcosa. Invece Ringhio, come da consueto da quando è diventato tecnico, si auto-flagella: "Deluso dai miei giocatori? Io sono deluso da me stesso, perché un allenatore deve essere bravo a trasmettere quello che pensa. In questi momenti mi aspettavo di entrare in modo più forte nelle testa dei miei giocatori". Una ammissione di colpa che da un lato vuole forse scaricare mente e gambe ai suoi giocatori, ma che dall'altro sembra la parola fine sulla sua avventura a Milanello, con le voci di esonero immediato in caso di sconfitta sempre più incalzanti.

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