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Leonardo Bonucci, la verità-bomba sul suo passaggio al Milan: "In quel periodo non ero lucido, perché..."

Teresa Pica
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Leonardo Bonucci è stato il protagonista della trasmissione A raccontare comincia tu condotta da Raffaella Carrà in onda sui Rai3. Tra i tanti argomenti affrontati c'è stato anche quello del breve trasferimento dalla Juventus al Milan dell'estate 2017 riguardo al quale il giocatore ha affermato: "Lite con Allegri? Noi venivamo dall'esperienza di Matteo, è stato un anno intenso e ho vissuto delle cose contro di me. Sentivo che mancava qualcosa. Poi col passare del tempo ho capito che in quel momento la mia lucidità non era al 100%. L'anno al Milan mi ha fatto crescere, ma ho avuto la fortuna di potere tornare e sono felicissimo". Leggi anche: Da Andrea Pirlo fino a Ronaldo. Juventus, otto anni di trionfi:ecco tutte le firme Bonucci ha inoltre ringraziato pubblicamente Antonio Conte, il tecnico che ha cambiato la sua carriera e su di lui ha detto: "È stato fondamentale per la mia crescita e per diventare un giocatore internazionale, mi ha dato un modo nuovo di interpretare la partita. Allegri? Ci sono quasi sempre delle correzioni tattiche che ci permettono di andare più forte, poi ci sono stati dei momenti in cui è volata la lavagna". Quanto al suo rapporto con il presidente Agnelli e su cosa significhi davvero giocare alla Juventus per lui, il calciatore ha affermato che "la vittoria è l'unico risultato che alla Juventus è permesso. Quando entri nel mondo Juve ti rendi conto che il pareggio non è consentito. Agnelli è una persona squisita, parla tanto con noi. È una persona lungimirante. Otto anni fa lo stadio di proprietà sembrava impensabile". Sui retroscena di mercato invece ha chiarito:"Avevo ricevuto un'importante offerta dalla Cina ma ho rifiutato. Non fa per me. Io allenatore della Juventus? Allegri può stare tranquillo, c'è ancora tempo. Se ne parla tra 10-12 anni".

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