Cerca
Cerca
+

Ci pensano Suso e Borini. Il Milan passa col Bologna: faticaccia e Bakayo-caos

Esplora:

Davide Locano
  • a
  • a
  • a

Il Milan crede ancora alla Champions League. Nonostante la vittoria dell'Atalanta in casa della Lazio e una settimana a dir poco complicata con tanto di ritiro punitivo, la squadra di Rino Gattuso con una prova di carattere supera il Bologna per 2-1 nel posticipo della 35/a giornata di Serie A e aggancia la Roma al quinto posto a -3 dalla 'Gasperini band'. Una partita sofferta, in cui è successo di tutto non solo in campo ma anche in panchina. Poco prima del gol di Suso (sesto centro stagionale) che ha sbloccato la partita, clamoroso battibecco in panca fra Gattuso e Bakayoko con il francese che ha mandato 'a quel paese' il suo allenatore. Nella ripresa il raddoppio di Borini, seguito dalla rete di Destro. Poi il Milan rischia di fare harakiri quando resta in dieci per l'espulsione di un nervoso Paquetà. Il Bologna non ne approfitta e alla fine resta a sua volta in nove per i rossi a Sansone e Dijks. Per i rossoblu la salvezza matematica è ancora da conquistare. Solo panchina per Bakayoko nella formazione con cui il Milan affronta il Bologna. Rino Gattuso schiera infatti a centrocampo Biglia al fianco di Kessie e Paquetà. In difesa c'è Zapata al posto dello squalificato Romagnoli, con Abate terzino destro. In attacco Suso, Piatek e Calhanoglu. Nelle fila rossoblu, l'ex Mihajlovic schiera Palacio unica punta con Orsolini, Svanberg e Sansone alle spalle dell'argentino. Milan contratto in avvio, il momento è delicato e non si può sbagliare. Bisogna attendere dieci minuti per assistere alla prima conclusione degna di nota, un destro spiovente di Calhanoglu dalla distanza deviato in angolo da Skorupski. Dopo un quarto d'ora di studio, la partita si accende all'improvviso: il Milan sfiora due volte il vantaggio nel giro di pochi minuti, prima con Zapata e poi con Piatek, sempre su azione di calcio d'angolo. Il Bologna però non sta a guardare e in contropiede si rende pericoloso prima con Orsolini e poi con Palacio. Nel primo caso decisivo Donnarumma in uscita. Dopo venti minuti, poi, Gattuso perde per infortunio Biglia e manda in campo Jose Mauri dopo un clamoroso litigio con il 'ritardatario' Bakayoko. Il Milan fatica a fare gioco e anzi concede spazio al Bologna che trova anche il gol con Palacio, ma in fuorigioco. Rossoneri pericolosi, invece, solo su palle inattive con il solito Piatek. Poi nel momento peggiore della squadra di Gattuso, è Suso con un gran gol di sinistro dal limite a togliere le castagne dal fuoco. Forte del gol di vantaggio, nella ripresa il Milan rientra in campo con maggior convinzione tanto da sfiorare subito il raddoppio con Calhanoglu. Il Bologna però non ha alcuna intenzione di mollare e replica immediatamente con un tiro da fuori di Pulgar respinto da Donnarumma. Mihajlovic si gioca anche la carta dell'ex Destro, per dare maggior presenza in attacco. A trovare il gol, però, è l'altro nuovo entrato ma del Milan: Borini. L'attaccante, entrato al posto di Calhanoglu, al 67' è abile a ribadire in rete un tiro dal limite di Paquetà respinto da Skorupski. Quando la vittoria sembra ormai in ghiaccio, nel giro di pochi minuti il Milan rimette tutto in discussione: al 73' la disattenta difesa rossonera concede a Destro il gol dell'1-2, un minuto dopo Paquetà si fa incredibilmente espellere per una manata all'arbitro Di Bello dopo un accenno di rissa con Pulgar. Finale sofferto per la squadra di Gattuso, con il Bologna che si riversa in avanti alla disperata ricerca del pari. Alla fine il Milan deve ancora ringraziare Donnarumma, grande parata su Edera, se riesce a portare a casa una vittoria fondamentale per tenere vive le speranze di Champions League. di Antonio Martelli (LaPresse)

Dai blog