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Lazio, la vera anti-Juve? Cinque trofei dal 2004

Davide Locano
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La vittoria della Lazio in Coppa Italia (la settima per i colori biancocelesti) apre nuovi scenari per il calcio italiano. Il club di Lotito, battendo l' Atalanta mercoledì sera, entra di diritto al tavolo delle grandi. Perché numeri dei biancocelesti svelano che, dopo la Juventus, la Lazio è la squadra che ha vinto più trofei dal 2004. È lo stesso presidente Lotito a ricordare l' importanza della società: «Siamo il club italiano più vincente dopo la Juve, Inter e Milan». Il presidente, infatti, si riferisce ai 15 i trofei complessivi che brillano nella bacheca laziale (due scudetti, sette Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppe Uefa) che portano il club al quarto posto, dopo le "corazzate" del nord. Ma quello che più salta all' occhio sono i titoli vinti da quando Lotito, quindici anni fa, è diventato presidente. Sotto la sua gestione la Lazio si è dimostrata la vera anti-Juve con cinque trofei (tre coppe Italia e due Supercoppe italiane) vinti, contro i sedici successi nello stesso arco di tempo della società bianconera. Sorride quindi la Lazio targata Claudio Lotito. Solo Cragnotti, il patron dello scudetto del 2000, ha fatto meglio legando il suo nome a sette titoli. L' idea adesso è quella di non fermarsi ed eguagliare o addirittura superare come trofei, la Lazio di venti anni fa: «Ora dobbiamo consolidarci. Investire? Ma non è vero che io non investo», ha spiegato Lotito rispondendo anche a chi, tra i tifosi biancocelesti, lo accusa di non aprire i cordoni della borsa e di essere attento più a tenere i conti in regola che a provare a fare il salto di qualità anche in campionato (solo due terzi posti dal 2004). Certo è che il club allenato da Simone Inzaghi (altro jolly vincente scoperto da Lotito) può provare a fare quello che ha fatto De Laurentiis con il Napoli: tentare di avvicinare i colori bianconeri anche in campionato. Questo è quello che ha in mente mister Inzaghi. Ma il presidente biancoceleste non è d' accordo. Per lui la rosa attuale è molto competitiva. Anzi, ha spesso criticato il tecnico per il non esaltante campionato di quest' anno. L' allenatore non è d' accordo. Non ha mai risposto polemicamente a certe critiche della dirigenza, ma ha fatto capire più volte che con la rosa a disposizione di più non poteva fare e la settima coppa Italia in bacheca è lì a confermarlo. Per essere più competitivi in campionato, vuole giocatori più forti, soprattutto in difesa. Interrogato sul futuro del suo allenatore, Lotito però non ha dubbi: «Non è mai stato in discussione». Il tecnico, invece, non si è ancora espresso, anzi a domanda precisa su una sua permanenza sulla panchina laziale, ha glissato. Inzaghi, però, prima che tecnico è un tifoso della Lazio e ha i colori biancocelesti nel cuore. Ma il suo messaggio è chiaro: o Lotito rinforza la squadra, o lui non è più disposto a fare i miracoli o le "nozze con i fichi secchi". Dalla sua il tecnico ha un contratto che scade il prossimo anno, con uno stipendio base di 1,2 milioni netti più dei bonus che possono portare il compenso fino a 1,5 milioni. E a meno che non si stia guardando intorno (Milan e Juventus) Inzaghi probabilmente finirà per accordarsi con Lotito. Per la gioia dei tifosi laziali. di Giampiero De Chiara

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